L’inaugurazione di un centro di espulsioni a Pozzallo rappresenta un atto che profana la memoria di Giorgio La Pira, il sindaco “santo” nato proprio in questa cittadina del Ragusano il 9 gennaio 1904. Questa scelta del governo, che prevede l’istituzione del primo centro per le espulsioni accelerate, ha suscitato una serie di polemiche e critiche. La decisione è stata accolta con indignazione da parte di coloro che considerano Giorgio La Pira un simbolo di umanità, solidarietà e accoglienza, valori che sembrano contraddetti da questa iniziativa governativa.
La memoria di Giorgio La Pira è stata profanata dal piano del governo riguardante la creazione del primo centro per le espulsioni accelerate a Pozzallo, la città natale del sindaco “santo” nel Ragusano. Questa decisione non poteva che suscitare ampia indignazione, poiché il centro è destinato a ospitare migranti provenienti da Paesi ritenuti “sicuri”, che hanno scarse probabilità di ottenere il permesso di soggiorno in Italia. La struttura, che potrà ospitare fino a 84 persone, verrebbe utilizzata per accelerare le procedure di espulsione dei migranti, rimandandoli in Africa.
Questa iniziativa è stata fortemente condannata da varie parti, poiché rappresenta un autentico abominio respingere persone che hanno sfidato la fame e la guerra per cercare una vita migliore, solo per finire imprigionate e riportate in Nordafrica. Giorgio La Pira, il sindaco “santo” che si distinse per il suo impegno umanitario, avrebbe sicuramente avversato una simile decisione. Nei suoi discorsi, La Pira si esprimeva a favore dell’apertura e dell’accoglienza, sottolineando l’importanza di un approccio di comprensione e solidarietà verso i popoli e le civiltà.
La visione di La Pira si estendeva ben oltre i confini locali, abbracciando un contesto internazionale e planetario. L’interdipendenza globale era al centro della sua azione, e operava per unire le persone attraverso il dialogo e la cooperazione in diversi settori. Egli avvertiva che era necessario pensare in modo diverso e agire per il bene comune, senza limitare la libertà di nessuno. La sua eredità è ancora viva a Pozzallo, dove diverse iniziative di solidarietà e accoglienza continuano a essere promosse da organizzazioni locali e da chi si ispira al suo messaggio di amore e accoglienza.
Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha condiviso l’impegno di La Pira nel promuovere l’integrazione e l’accompagnamento dei migranti. Queste comunità di accoglienza non solo offrono ospitalità, ma cercano di costruire un futuro migliore attraverso un processo graduale di inclusione. Ammatuna sottolinea che affrontare la problematica dei migranti richiede una comprensione approfondita e l’appoggio della Chiesa è fondamentale in questo processo.
Tuttavia, nonostante l’opposizione e le iniziative positive di solidarietà, la pressione sulla situazione dei migranti non si attenua. Nuovi sbarchi e nuove tragedie continuano a registrarsi a Lampedusa, mentre l’hotspot di contrada Imbriacola è sempre più sovraccarico. Le sfide legate all’accoglienza e all’integrazione dei migranti richiedono un approccio olistico e cooperativo, rispettando i valori umanitari e la dignità di ogni individuo.