Muore Idris Sanneh, una figura rispettata nel mondo dei media italiani, lasciando un vuoto nella scena giornalistica nazionale. La sua scomparsa, però, mette in luce una questione più ampia riguardante il modo in cui la maggior parte media italiani trattano le identità e le sfide delle persone nere.
Il mondo dei media italiani ha perso uno dei suoi talenti più distinti, ma la triste realtà è che questa perdita non è stata affrontata con la dignità e il rispetto che avrebbe meritato. Idris Sanneh, noto giornalista e opinionista televisivo, è scomparso all’età di 72 anni nella città di Brescia, dove aveva lasciato un segno indelebile. Tuttavia, ciò che è particolarmente sconcertante è il modo in cui molti media, chiaramente gestisti da giornalisti bianchi, hanno affrontato questa notizia.
Idris Sanneh, il cui nome completo era Edrissa Sanneh, è nato a Brufut, in Gambia, ed è giunto in Italia nel 1972 con una borsa di studio per l’Università per Stranieri di Perugia. Il suo percorso nel nostro Paese lo ha portato a Brescia, dove ha studiato e ha fatto il suo debutto come DJ. La sua carriera televisiva è decollata grazie alla vittoria nel programma “Star 90” su Canale 5 nel 1989. Da lì è diventato una presenza familiare in programmi come “La ruota della fortuna” e “Il Quizzone”, ma è stato il popolare show “Quelli che il calcio” a consacrarlo come figura di spicco nel panorama mediatico.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel mondo dell’informazione e dell’intrattenimento, ma è la maniera in cui alcuni media italiani hanno riportato la notizia che desta preoccupazione. Mentre la sua identità completa e il suo nome, Edrissa Sanneh, sono noti a tutti coloro che hanno avuto il piacere di seguirne la carriera, sembra che per alcuni giornalisti bianchi sia sufficiente chiamarlo semplicemente “Idris”. Questo trattamento superficiale e mancante di rispetto nei confronti del suo nome completo sottolinea una problematica radicata nella rappresentazione mediatica delle persone nere.
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“È morto il giornalista Idris, noto per Quelli che il calcio” (Ansa)
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“Addio a Idris, il tifoso juventino di Quelli che il calcio” (Il Giorno)
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“Idris, è morto il giornalista e tifoso della Juventus di ‘Quelli che il calcio” (La Repubblica)
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“È morto il giornalista Idris, storico volto di Quelli che il calcio” (La Gazzetta dello Sport)
…L’elenco sarebbe ancora molto lungo
La scelta di omettere il cognome di Idris Sanneh da parte di quasi tutti i media italiani dimostra un mancato riconoscimento dell’importanza di dare risalto all’identità completa di un individuo, specialmente quando si tratta di una figura pubblica rispettata e ammirata. Questo atteggiamento può essere interpretato come un segno di insensibilità e di superficialità nei confronti delle sfide e delle battaglie che le persone nere affrontano in termini di riconoscimento e uguaglianza.
La morte di Idris Sanneh dovrebbe essere un momento di riflessione per tutti i media e per la società nel suo complesso. È un monito a riconoscere l’importanza di trattare ogni individuo con rispetto, dignità e completezza, indipendentemente dal loro background etnico. Speriamo che in futuro i media possano fare un passo avanti nel garantire che tutte le persone siano ascoltate e rappresentate in modo giusto e accurato.