Il disturbo del sistema immunitario in questo caso, si “rivolta” contro il soggetto, attaccando il sistema nervoso, portando il paziente ad uno stato di paralisi che nei casi più gravi può avvenire per tutto il corpo. Le cause scatenanti non sono ancora note, anche se gli studiosi hanno constato che solitamente la malattia compare dopo un’infezione delle vie aree o dell’apparato digerente.
Un ammutinamento del proprio sistema immunitario
In una persona sana, il sistema immunitario combatte i virus e i batteri invasori, mentre nella sindrome di Guillain-Barrè si ha un’attacco ai nervi, subendo il danneggiamento della guaina del quale sono rivestiti, scatenando difficoltà nella trasmissione dei segnali nervosi.
La sindrome può manifestarsi in qualsiasi età, ma il sesso maschile e gli adulti sopra i 30 anni generalmente sono i più colpiti. I sintomi sono evidenti quando si comincia ad avvertire formicolii nelle terminazioni come mani e piedi, però poi generalmente il formicolio avanza fino a raggiungere il tronco; successivamente questo fastidio si evolve fino al raggiungimento della paralisi. Dopo i primi sintomi in genere la situazione peggiora ed è necessaria l’ospedalizzazione, raggiungendo l’apice in 4 settimane. Con l’aiuto di cure mediche il decorso dalla sindrome è molto vario; alcuni hanno una lenta ripresa che può protrarsi per anni. Le funzionalità completa degli arti la sia ha nell’arco di 6 o 12 mesi, ma alcuni pazienti ci hanno messo anche 3 anni.
Dal sogno apparentemente infranto all’esordio
Stiamo parlando di Fabio Pisacane, il giocatore napoletano cresciuto nei quartieri spagnoli comincia la sua carriera nella primavera del Genoa, ma poi un giorno si trova paralizzato a letto dalla malattia. La sindrome lo costringe ad una amara battuta di arresto che lo porta lontano dai campi e dal suo sogno per lunghi mesi. Fabio supera il calvario che ha dovuto subire con grinta e la sua scalata dalla serie C, lo ha portato ad esordire all’età di 30 anni in seria a con la maglia del Cagliari; un traguardo il quale 10 anni fa pareva ormai sfuggito.
Difensore tenace, si è dimostrato coraggioso anche quando nel 2011 rifiutò una proposta di combina che gli avrebbe fruttato 50 mila euro in più sul suo conto in banca, questo gesto, al contrario, gli ha permesso di essere nominato ambasciatore per il calcio pulito nel mondo da parte della FIFA.
Non c’è che dire, leale e coraggioso merita il traguardo raggiunto!
Sebastiano Aleo