Subito dopo il funerale di Mohammed Tamimi l’esercito israeliano attacca il villaggio e ferisce due giovani palestinesi.
L’agenzia WAFA fa sapere che Martedì un giovane palestinese è stato colpito e ferito a un piede. Un secondo è stato colpito al volto con un proiettile d’acciaio rivestito di gomma. È successo nel villaggio di Nabi Saleh, vicino a Ramallah, esattamente dopo il corteo funebre del bambino Mohammed Tamimi, ucciso pochi giorni prima.
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Secondo gli attivisti locali anti-coloniali e anti-muro, i due giovani colpiti e feriti dalle forze israeliane nel villaggio sono stati ricoverati in ospedale e presentano delle condizioni di salute descritte come moderate.
Nel rapporto finale della giornata anche raffiche di lacrimogeni e granate assordanti usate dalle forze israeliane per attaccare i residenti del villaggio rimasti soffocati a decine.
Ancora una volta, tutto lascia presagire che la vicenda relativa all’uccisione del piccolo Mohammed Tamimi si concluderà con l’insufficienza di elementi per giustificare ulteriori indagini. Un po’ come successo con la giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh. In quel caso, l’IDF alla fine ha ammesso che c’era una “alta possibilità” che la giornalista fosse stata colpita da un proprio soldato, ma ha sempre sostenuto che la vicenda è accaduta accidentalmente senza mai giustificare un’indagine penale.