La Presidente della Commissione Europea ha scritto una lettera di risposta alla missiva inviata dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’indomani della strage di Cutro. Ha annunciato numerosi provvedimenti, tra i quali risaltano soprattutto il rilancio della cooperazione tra le autorità nazionali sulle attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo (SAR) e lo stanziamento di mezzo miliardo di euro.
Gli europei hanno il dovere morale di agire per evitare simili tragedie, che accadono troppo spesso.
Inizia così la lettera di risposta della Presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, inviata alla premier Giorgia Meloni.
La Presidente parla soprattutto del dovere morale di evitare tragedie come quella avvenuta a Cutro – in cui hanno perso la vita circa 72 persone. La priorità delineata è soprattutto quella di cooperare con i paesi del Nord Africa per scongiurare partenze irregolari che spesso si trasformano in pericolosissimi viaggi mortali.
Questa tragedia deve servire come richiamo a raddoppiare la nostra determinazione per soluzioni durevoli ed efficaci. Dobbiamo concentrare i nostri sforzi su coloro che necessitano di protezione internazionale fornendo loro reali alternative al mettersi nelle mani dei criminali. Il lavoro dell’Italia e di altri nell’offrire percorsi legali e sicuri attraverso corridoi umanitari offre un cruciale contributo.
Soluzioni durevole ed efficaci, forte determinazione e ricerca di alternative legali e sicure come i corridoi umanitari. Sono temi particolarmente delicati che saranno oggetto di discussione anche dal Consiglio europeo in programma in primavera, tra il 23 e il 24 marzo.
La Presidente della commissione anticipa anche lo stanziamento di almeno mezzo miliardo di euro nel finanziare nuovi insediamenti e corridori umanitari da qui al 2025, offrendo “supporto ad almeno 50 mila persone”.
L’Ue e l’Italia lavorano assieme da molti anni per rafforzare la gestione dei confini e le capacità di salvataggio – continua la presidente Von der Leyen – Una volta ancora, quest’anno daremo priorità a questo, lavorando con particolare attenzione a Tunisia e Egitto.
Dal 2023, i fenomeni migratori sono infatti aumentati a dismisura, così come i rischi che ogni giorno trascinano in un limbo la vita dei migranti che si cimentano disperatamente in queste rotte, a volte infinite, che molto spesso si spezzano come i barconi che li trasportano. Secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno per l’inizio dell’anno 2023 fino all’8 marzo, sono già sbarcate 14.638 persone sulle coste italiane, di cui molti minorenni. Prevalgono gli arrivi dalla Costa d’Avorio (2.383), dalla Guinea (2.334), dal Bangladesh (1.506), dalla Tunisia (1.199) e dal Pakistan (1.166) oltre a numerose altre nazioni mediorientali e africane.
La risposta di Palazzo Chigi alla lettera della Von der Leyen
Il governo italiano, esprime tramite una nota: “Profonda soddisfazione per le parole indirizzate all’Italia e all’azione dell’esecutivo sul tema della migrazione da parte del Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen”.
Nella nota si legge anche che: “Dalle parole del Presidente della Commissione emerge infatti la piena consapevolezza di come vi sia la necessità di una concreta e immediata risposta europea in tema migratorio. Il Presidente von der Leyen, infatti, fa riferimento a ulteriori azioni da coordinare e intraprendere a livello Ue per prevenire le partenze irregolari, salvare vite umane in mare, combattere le reti criminali di trafficanti ed evitare che tragedie come quella di Cutro si ripetano in futuro”.
La missiva inviata dalla premier Meloni alle istituzioni europee.
La premier Giorgia Meloni, all’indomani della tragedia di Cutro aveva esortato i vertici delle istituzioni europee per chiedere un intervento tempestivo e comune sul tema dei
fenomeni migratori. Nella missiva – indirizzata al Presidente del Consiglio Europeo, alla Presidente della Commissione Europea e al Primo Ministro di Svezia – La Premier aveva affermato di essere di fronte a una: “sfida difficilissima, perché quello delle migrazioni è un fenomeno epocale e complesso, soprattutto quando le imbarcazioni cariche di migranti prendono la via del mare”.
La Premier aveva poi richiesto interventi comunitari urgenti:
Occorre quindi lavorare tutti insieme per ribadire il principio che in Europa si entra solo legalmente, e quindi in condizione di totale sicurezza. Occorre sviluppare e potenziare i canali legali di migrazione, distinti tra chi ha diritto alla protezione internazionale e chi intende accedere per ragioni di lavoro. E occorre contrastare, senza tentennamenti, i clan criminali che alimentano l’immigrazione illegale di massa.
Senza concreti interventi dell’UE, sin dalle prossime settimane e per l’intero anno, la pressione migratoria sarà senza precedenti, posto il difficile contesto che investe vaste zone del Pianeta.
Antonio Pellegrino