Una assunzione di fumo di tabacco frequente per periodi molto lunghi può incidere su durata e qualità di vita di un essere umano. Un venticinquenne che ipoteticamente comincisse a fumare 20 sigarette al giorno, vedrebbe la sua vita ridursi di circa 4 anni e mezzo. Questo perché una settimana di fumo equivale ad un giorno di vita perso.
Si stima che su mille maschi adulti fumatori, solo uno morirà di morte violenta, sei moriranno coinvolti in un incidente stradale e ben 250 per patologie legate al fumo stesso. Quindi il 25 % dei soggetti!
Sono tantissimi gli organi colpiti dal fumo. Tra questi quelli più a rischio sono quelli dell’apparato broncopolmonare e quelli di quello cardiovascolare.
Il CDC (Center for Disease Control and Prevention), appartenente agli Stati Uniti, ha rilevato 27 patologie tutte collegate alle sigarette. Dunque ogni malattia di queste presenta un pericolo legato al fumo.
Come è ben saputo. I danni fisici dovuti al fumo possono verificarsi sia a seguito di esposizione a fumo attivo che passivo. E questi danni variano a seconda della vera identità dell’abuso di sigarette di un soggetto.
Sono fondamentali per una tale analisi questi elementi:
• età di inizio: più presto si è iniziato e più saranno consistenti i danni;
• numero di sigarette giornaliere: logicamente più si fuma quotidianamente e più ci si fa del male;
• numero di anni di fumo: sempre seguendo la logica, appare evidente che per più tempo un essere umano fuma e maggiori saranno i danni dal fumo stesso provocati;
• inalazione più o meno profonda del fum0: sì, perché conta parecchio anche come si fuma.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha reso noto che il 90-95% dei tumori polmonari, insieme all’80-85% delle bronchiti croniche ed enfisema polmonare ed il 20-25% degli incidenti cardiovascolari, tutte queste percentuali di patologie sono dovute al fumo.
Secondo le stime, in Italia il fumo è responsabile del 91% delle morti per cancro al polmone negli uomini. Mentre nelle donne del 55%. Per arrivare ad un totale di circa 30.000 morti l’anno.
Insomma, non voglio essere il solito predicatore (ce ne sono già tanti). In fondo se esistono i vizi un motivo c’è. Però sul fumo sarebbe gradita una maggiore consapevolezza. Specie sul discorso fumo passivo.
Fonte: I danni del fumo, scaricabile presso il sito Salute.gov.it