Sì è spento all’età di 70 anni a causa di un cancro, Carlo D’Angiò, mitico fondatore negli anni 70, della NCCP Nuova Compagnia di Canto Popolare, insieme a Eugenio Bennato, Roberto De Simone e Peppe Barra. Compagnia che non si limitava solo a cantare le canzoni della più antica tradizione Partenopea, ma era un laboratorio perpetuo di studio e ricerca etimologico, antropologico e storico. Attraverso le canzoni e il teatro lo studio delle nostre radici. Carlo D’Angiò era un talento internazionale e per Napoli e l’italia è una grave perdita. Accantonato il progetto NCCP, insieme ad Eugenio Bennato, fondò il progetto Musicanova. Parole di cordoglio e commozione sono arrivate dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che ha dichiarato :”Attraverso la musica e con assoluta sensibilità Carlo D’Angiò ha rappresentato un ponte tra passato e futuro per l’identità meridionale e napoletana. Ha raccontato magistralmente il brigantaggio, le Quattro giornate fino ad immaginare e rendere tangibile una società e una cultura costituita ieri come oggi da tutti i popoli del Mediterraneo. Oggi Napoli piange un artista assoluto. Senza confini. Ciao Carlo”. L’ultima apparizione pubblica di Carlo, era stata alla Feltrinelli di Napoli, dove insieme agli Almanegretta aveva presentato l’ultimo lavoro di questi ultimi Ennenne, dove c’era stata una collaborazione artistica tra il poeta del folk napoletano e il gruppo. Prima di andarsene, insieme al suo amico di sempre Eugenio Bennato, Carlo ha voluto ricantare una delle sue canzoni storiche. Ve la riproponiamo qui. Addio Brigante