Alcuni host della piattaforma, praticano la discriminazione durante la prenotazione degli ospiti.
Martedì Airbnb ha annunciato di aver rimosso quest’anno quasi 4.000 account a livello globale dalla sua piattaforma, dopo aver scoperto che questi utenti avevano violato la politica di non discriminazione.
Un rapporto pubblicato da Project Lighthouse, un’iniziativa lanciata da Airbnb nel 2020, ha rilevato che il numero di account rimossi è diminuito rispetto ai 5.100 dello scorso anno. In un comunicato stampa, l’azienda ha dichiarato di aver utilizzato Project Lighthouse come mezzo per
Scoprire e affrontare le disparità nel modo in cui le persone di colore vivono la nostra piattaforma, e come stiamo utilizzando questi risultati per combattere la discriminazione e rendere Airbnb più aperto e inclusivo.
Dalla sua fondazione, quasi 15 anni fa, Airbnb è cresciuta fino a contare più di 4 milioni di host. Però dal giugno 2020 circa 1,2 milioni di utenti si sono visti negare l’accesso o sono stati rimossi dalla piattaforma per non aver rispettato la sua politica di non discriminazione.
Il rapporto di Project Lighthouse evidenzia che la più grande disparità razziale è stata quella tra gli ospiti percepiti come neri, che hanno avuto un tasso di successo del 91,4% al momento della prenotazione, rispetto agli ospiti percepiti come bianchi, che hanno avuto un tasso di successo del 94,1%.
Laura W. Murphy, consulente senior di Airbnb per la politica contro la discriminazione, ha dichiarato nel comunicato stampa:
Sono entusiasta che Airbnb stia abbracciando la trasparenza utilizzando questo rapporto per condividere questi dati con il pubblico. Questo dimostra, ancora una volta, il suo genuino impegno nella lotta alla discriminazione.
A questo scopo Airbnb ha implementato una funzione di prenotazione istantanea che consente agli utenti di prenotare uno spazio senza richiedere l’approvazione dell’host.
Nel 2018 l’azienda ha anche aggiornato le sue funzioni per gli annunci che richiedono l’approvazione dell’host prima che la prenotazione venga accettata. In base a questa funzione, gli host possono visualizzare la foto del profilo dell’ospite solo dopo aver accettato la prenotazione.
Stiamo lavorando per capire meglio come aumentare la fiducia tra host e ospiti durante l’intero processo di prenotazione.
L’azienda afferma inoltre che continuerà a innovare la sua piattaforma utilizzando le informazioni scoperte dal Project Lighthouse, per espandere ulteriormente la sua capacità di analizzare i rifiuti di prenotazione e applicare attivamente le sue politiche.
Il co-fondatore e CEO di Airbnb, Brian Chesky, dichiara infine nel comunicato:
Airbnb è costruito sulla fiducia e continueremo a innovare e progettare nuovi prodotti e iniziative che aumentino l’accettazione e combattano i pregiudizi.
Speriamo vivamente che l’iniziativa abbia sempre più successo. Questo a testimonianza che non tutte le lotte nascono nelle piazze ma anche, è inevitabile nella nostra società digitalizzata, nelle piattaforme in rete.