Un miliardo di visualizzazioni su TikTok per i video del gruppo Wagner. Lo documenta Newsguard, estensione per browser internet, che, dal 2018, si occupa di accertare la veridicità delle notizie che circolano in rete.
Il gruppo Wagner
Nato come compagnia militare privata, il Gruppo Wagner – conosciuto anche come ČVK Vagner o PMC Wagner – risponde, seppur non ufficialmente, al Ministero della Difesa di Mosca. Fondato dal militare russo Dmitrij Valer’evič Utkin, il gruppo ha chiaramente simpatie neonaziste, riconducibili all’ideologia neopagana slava. Ha iniziato ad operare nel 2014 nella regione ucraina del Lugansk a fianco delle forze indipendentiste filo-russe. Il nome si rifà al compositore tedesco Richard Wagner, noto anche per essere il musicista preferito di Adolf Hitler. Utkin è stato addirittura premiato dal presidente Vladimir Putin come Eroe della Madrepatria. Il governo russo si è spesso servito del gruppo Wagner come strumento di tattica militare, soprattutto nei conflitti dove è richiesta la negabilità: Libia, Siria, Mali e Repubblica Centrafricana.
Chiaramente, con lo scoppio del conflitto in Ucraina, il gruppo militare fondato da Uktin è diventato parte integrante delle forze armate russe e le sue azioni vengono celebrate in Russia come esempio da seguire per i giovani mandati a combattere e a morire in Ucraina. Il Consiglio dell’UE, nel dicembre 2021, ha imposto gravi sanzioni nei confronti del gruppo, dichiarando i mercenari di Wagner “criminali di guerra” per le gravi violazioni dei diritti umani perpetrate in Libia, Siria, Donbass e Repubblica Centroafricana. Secondo il New York Times, il gruppo Wagner aveva organizzato, nel gennaio 2022, un attentato, poi sventato, ai danni di Volodymyr Zelens’kyj. In più, secondo il servizio di intelligence tedesco, i mercenari hanno preso parte al massacro dei civili a Buča.
L’inchiesta di Newsguard
Pubblicata il 1 dicembre 2022, l’inchiesta di Newsguard travolge TikTok. Il popolarissimo social network cinese ha infatti permesso la pubblicazione di almeno 160 video (tra i soli identificati) che celebrano le – terribili – azioni del gruppo Wagner. Tra questi, hanno sconcertato e terrorizzato i video – 14 in totale – che mostrano l’esecuzione in piena regola di Yevgeny Nuzhin, ex mercenario russo che aveva scelto di combattere per l’Ucraina. Il gruppo Wagner ha pubblicato il video con il titolo The hammer of revenge, il martello della vendetta. Prigozhin, membro e cofondatore del gruppo ha commentato il video, tramite il suo portavoce, dicendo:
un cane che riceve una morte da cane.
Per di più, Newsguard ha analizzato, su TikTok, oltre 500 video musicali, di propaganda russa, che invitano ad “uccidere tutti gli ucraini”, perché nazisti. Tra questi, sono compresi anche video di reclutamento di nuove forze militari. Come riporta il sito, tali contenuti violano palesemente le norme del social network che vieta espressamente
qualsiasi video o contenuto che elogia, promuove, glorifica o sostiene atti violenti, che incita alla violenza o che disumanizza un individuo o un gruppo.
L’inchiesta ha trovato, inoltre, almeno 10 hashtag su TikTok riferiti al gruppo Wagner, usati sotto centinaia di video e visualizzati almeno un miliardo di volte. Tra i più virali, #чвк (PMC), #вагнер (Wagner), and #чвквангера (PMC ‘Wanger’, scritto male per aggirare i ban). Come noto, gli hashtag giocano un ruolo fondamentale sulla piattaforma dal momento che permettono agli utenti di trovare contenuti interessanti per loro e, soprattutto, consentono il funzionamento dell’algoritmo.
La risposta di TikTok non basta
Sollecitati dal reportage, i portavoce di TikTok hanno risposto con una mail in data 30 novembre:
Non c’è spazio per contenuti violenti o di odio sulla nostra piattaforma. Le nostre linee guida della community delineano chiaramente che non consentiamo alle persone di utilizzare la nostra piattaforma per minacciare o incitare alla violenza o condividere attacchi o insulti basati sulla nazionalità delle persone o su altre caratteristiche protette. Prenderemo provvedimenti sui contenuti che violano queste norme.
In effetti, i terribili video dell’esecuzione di Yevgeny Nuzhin sono stati cancellati. In ritardo, però: Newsguard ha stimato che almeno 900 mila utenti sono stati in grado di visualizzare tali contenuti. Sono stati, inoltre, scoperti almeno 15 video volti a banalizzare e a ridicolizzare, con musiche allegre, la morte di Nuzhin. Inoltre, circolano video, risalenti al 2017, dell’esecuzione di un uomo siriano, Mohammed Taha Ismail Al-Abdullah, utilizzati come meme. I contenuti su TikTok rimandano poi ad altrettanti canali Telegram che provvedono a fornire agli interessati informazioni sui metodi di reclutamento.
Newsguard ha precisato che, dopo la pubblicazione del report, la piattaforma ha rimosso quasi tutti i video. Tuttavia, rimane la preoccupazione di tanta superficialità e scarsa lungimiranza. Com’è possibile che TikTok non abbia verificato la gravità dei contenuti prima di procedere a una loro pubblicazione?