Continuano a incrementare i flussi migratori della rotta balcanica occidentale. Il Consiglio Europeo ha avviato nuovi negoziati con i paesi coinvolti in cooperazione con Frontex.
La rotta balcanica
I migranti che attraversano illegalmente i Balcani occidentali per giungere ai paesi dell’Unione Europea sono aumentati del 170% rispetto al 2021 e di 7 volte rispetto al 2019. Anche se altre rotte non sono state abbandonate, quella balcanica ha un traffico superiore: secondo Frontex, da gennaio a settembre si sono registrati più di 106mila ingressi illegali nel territorio dei paesi dell’Unione Europea . Si stanno inoltre stabilendo nuovi trend nei flussi migratori come il frequente transito in Serbia per giungere poi a paesi come Croazia e Ungheria. La gestione di flussi migratori tanto ingenti rappresenta un problema per i paesi balcanici che spesso si poggiano su economie fragili ed equilibri politici instabili.
Questo incremento dei flussi migratori preoccupa gli organi dell’Unione Europea che interviene favorendo il rimpatrio dei migranti e gestendo i campi dove vengono stanziati i richiedenti asilo, violandone spesso i diritti umani.
L’Agenzia europea Frontex
Frontex è l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, istituita nel 2004 per garantire assistenza agli Stati membri dell’Unione Europea e i paesi associati Schengen nella protezione delle frontiere. Gli accordi negoziati del mandato Frontex garantiscono assistenza nella gestione dei flussi migratori, nel contrasto dell’immigrazione clandestina e nella criminalità sulle frontiere e in tutto il loro territorio.
Un primo accordo sulla cooperazione per la gestione delle frontiere era stato concluso nel 2019 con l’Albania. Gli accordi sullo status con il Montenegro e la Serbia, invece, sono stati conclusi nel maggio 2020.
Le nuove negoziazioni
Il 18 novembre di quest’anno il Consiglio Europeo ha approvato i negoziati con Albania, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro e Serbia per ampliare gli accordi volti alla cooperazione con Frontex. Gli accordi negoziati dal nuovo mandato garantiscono assistenza nella gestione dei flussi migratori, nel contrasto dell’immigrazione clandestina e nella criminalità sulle frontiere e in tutto il loro territorio. Secondo gli accordi, sarà inoltre consentito al personale di Frontex di esercitare poteri esecutivi, quali le verifiche di frontiera e la registrazione delle persone.
Fino a ora, l’Agenzia europea non esercitava poteri esecutivi e gli agenti potevano intervenire solo nelle frontiere UE. Se si attueranno le proposte in negoziazione i corpi permanenti di Frontex si dispiegheranno anche nelle frontiere interne tra Paesi terzi. In questo scenario, gli Agenti potranno operare con pieni poteri esecutivi anche alle frontiere tra Macedonia del Nord-Albania, Macedonia del Nord-Serbia, Albania-Montenegro, Montenegro-Serbia, Montenegro-Bosnia ed Erzegovina e Serbia-Bosnia ed Erzegovina.