Le televisioni cinesi trasmettono il mondiale in Qatar, ma le inquadrature sugli spalti sono proibite e i tifosi censurati. Così il PCC nasconde la convivenza col virus
Una delle (poche) cose positive del mondiale in Qatar sono senza dubbio i tifosi. Vedere gli usi, i costumi e la passione di milioni e milioni di sostenitori diversi tra loro sta certamente contribuendo a rendere magica questa controversa competizione. C’è chi, però, non può in alcun modo vedere lo spettacolo che le tribune regalano.
Sta accadendo in Cina e anche sui social stanno iniziando a girare le immagini trasmesse dalle tv cinesi, in cui non è possibile intravedere neanche una delle tipiche inquadrature sugli spalti.
L’emittente televisiva cinese CCTV-5 è il canale designato per tutto ciò che riguarda il mondo dello sport. Per questo motivo, è anche il canale che trasmette i Mondiali di calcio in Qatar. Il canale, però, è controllato dallo Stato e, di conseguenza, controllato dal Partito Comunista cinese.
Il canale CCTV-5 è opera dell’azienda CCTV. Azienda non nuova alla distorsione di notizie potenzialmente compromettenti contro il PCC. Ma perché i tifosi di calcio dovrebbero rappresentare un problema per il governo cinese?
La giustificazione tramite la censura
Negli ultimi giorni, le proteste contro Xi Jinping e le sue restrizioni per una strategia “Zero Covid” animano le città. Le immagini delle proteste, degli scontri con la polizia e degli arresti stanno facendo il giro del mondo. Il governo cinese, allora, ha deciso di eliminare il problema alla radice, cercando di condizionare l’opinione pubblica attraverso le emittenti televisive.
I primi piani dei tifosi presenti al mondiale sono censurati e vengono sostituiti con inquadrature sui giocatori oppure con immagini degli stadi, nonostante l’intera regia del mondiale sia gestita direttamente dalla Fifa. Questo perché non è ammissibile per il governo di Xi mostrare immagini di persone che convivono col virus in serenità, senza necessità di limitazioni.
Il governo cinese, sta quindi cercando di giustificare le proprie restrizioni attraverso i media, evitando di mostrare quella parte di mondo in cui le mascherine e le normative anti-Covid non sono più necessarie.
Questo però (almeno per ora) non è bastato a fermare le proteste della popolazione cinese che, con i propri fogli bianchi tenta di combattere la dittatura, cercando di evitare la censura dei media. Mai come oggi la popolazione cinese è contrariata dalle azioni del proprio governo.