La Federcalcio ucraina chiede ufficialmente l’esclusione dell’Iran dai Mondiali in Qatar: si appella ai diritti umani e alla guerra.
La Federazione calcistica dell’Ucraina ha inviato una richiesta formale alla FIFA per l’espulsione dell’Iran dai mondiali di calcio FIFA world Cup Qatar2022. La decisione, presa dal Comitato Esecutivo della Federcalcio ucraina, si allinea alla lunga battaglia mediatica messa in campo dall’Ucraina e dai suoi alleati. Essa è finalizzata a dare visibilità e sostegno all’Ucraina e mira ad osteggiare direttamente la Russia e quelle realtà sostenitrici dello sforzo bellico russo, nella guerra dentro le frontiere ucraine in corso dal febbraio scorso.
Iran: droni in Ucraina e violazione dei diritti umani
La richiesta di estromissione da parte della Federazione calcistica ucraina sarebbe giustificata dall’attitudine internazionale dell’Iran. Difatti, la complicità persiana con la Federazione russa è chiara: l’Iran è un partner strategico per la Russia e, in questo momento, il suo contributo militare è estremamente importante; il regime sciita è il principale fornitore di droni militari per l’esercito russo, il cui uso sul campo di battaglia si è dimostrato efficace e devastante. Lo scorso 6 ottobre Russia e Iran, isolati dalla comunità internazionale per via delle sanzioni economiche, hanno redatto l’accordo per la fornitura dei famigerati droni Shahed all’esercito russo; da allora in Ucraina si registrano innumerevoli attacchi suicidi da parte dei droni di matrice iraniana, aumentando le sofferenze delle vittime del conflitto.
L’Iran non viene accusato esclusivamente di supportare il suo alleato russo nell’aggressione dell’Ucraina, ma viene redarguito sulla gestione delle recenti proteste civili succedute alla morte della giovane ragazza iraniana Mahsa Amini, uccisa dalla polizia religiosa iraniana per delle controversie sull’uso adeguato del velo. Il governo teocratico di Teheran sta reprimendo duramente le proteste, riaccendendo la questione relativa alla violazione sistematica dei diritti umani (questione che affligge il paese sin dalla rivoluzione islamica khomeinista nel gennaio 1978 – febbraio 1979). Le leggi religiose repressive in Iran rispettano l’interpretazione più rigida del complesso di regole di vita e di comportamento dettato dal Profeta e da Allah per la condotta morale, religiosa e giuridica dei suoi fedeli. L’applicazione di queste leggi impedisce l’accesso a molti gruppi marginalizzati, in particolare alle donne, di accedere alle competizioni calcistiche entrando in piena violazione con lo statuto della FIFA.
Aumentano le controversie per la coppa dei mondiali in Qatar
Che l’Ucraina chieda l’esclusione dell’Iran dai Mondiali FIFA non fa che aumentare le controversie attorno alla competizione calcistica in Qatar; infatti, questi mondiali sono stati definiti come i Mondiali della vergogna, dopo che Amnesty International e Human Rights Watch hanno denunciato la morte in condizioni disumane dei lavoratori migranti, giunti in Qatar durante la preparazione del Mondiale. I dati statistici esprimono chiaramente che questo mondiale è il più costoso di sempre: il Qatar ha accumulato costi astronomici, di circa 221 miliardi di Euro.
In tutto il mondo si grida al boicottaggio poiché il valore economico di questo mondiale non rispecchia la necessaria caratura morale che accompagna lo sport.