Di Andrea Umbrello
Dopo una serie di indagini e approfondimenti, si scopre che davanti all’isola di Stromboli, la nave da crociera Balmoral non rispettò alcuni provvedimenti interdittivi.
Era il 17 ottobre scorso quando venni a scoprire di una strana rotta “disegnata” dai 217 metri della nave da crociera “Balmoral” vicino all’isola di Stromboli, nell’all’arcipelago delle isole Eolie.
Nave da crociera a Stromboli: qualcuno ricorda la Costa Concordia?
Mi fecero vedere una fotografia amatoriale che ritraeva il passaggio dell’enorme imbarcazione nel punto più settentrionale dell’intera Sicilia. Per essere più precisi, la navigazione avvenne tra il famoso “Strombolicchio” (un piccolo isolotto vulcanico) e la costa di Stromboli. La distanza tra i due punti è di circa un chilometro e mezzo.
Una distanza davvero irrisoria per non interessarsi a possibili conseguenze.
Tra devastanti incendi che trovano origine nella superficialità con la quale si appicca un fuoco per produrre una fiction e spaventose alluvioni, erano e continuano ad essere giorni particolari sull’isola. Un’isola che ho avuto modo di conoscere solo da qualche settimana ma che fin da subito ha generato in me un’attrazione che rasenta l’imbarazzo quando mi viene chiesto di darne una motivazione. Poco più di 12.000 km² che gli abitanti condividono con “Iddu”, il vulcano che con i suoi brontolii scandisce, privo di ogni metrica musicale, il tempo sull’isola. Mille spaccati di forza e debolezze che si mescolano in una sola “punta” di terra.
Molti di quegli stessi abitanti mi contattarono dicendo che quella rotta non era consentita, altri mi chiesero di prenderla con un po’ più di leggerezza.
Decisi di approfondire.
Per prima cosa scoprì che la stessa rotta caratterizzò il passaggio di altre imbarcazioni che, per importanza o per tragici eventi, conosciamo molto meglio della “Balmoral”.
La prima è la famosa Amerigo Vespucci, il veliero della Marina Militare, costruito nel 1931 come nave scuola per l’addestramento degli allievi ufficiali. La seconda è la Costa Concordia, la famosa nave da crociera drammaticamente naufragata il 13 gennaio 2012 all’Isola del Giglio.
Successivamente decisi di contattare l’equipaggio della nave di proprietà della Fred Olsen Cruise Lines. A rispondere fu Georgina May, Public Relations Executive della compagnia di navigazione britannica con sede a Ipswich.
Mi disse che avrebbe fatto il possibile per reperire le tante informazioni delle quali avevo bisogno. A distanza di qualche giorno si fece risentire ma senza precise risposte alle domande che avevo posto. Tuttavia, quanto aveva da dirmi non lasciava spazio a possibili equivoci. Per contro di Stuart Ferguson, Head of Quality and Resource at Fred. Olsen Cruise Lines, mi fece sapere che:
“Il 17 ottobre 2022 , la nostra nave da crociera Balmoral , ha superato l’isola di Stromboli, in Italia, mentre viaggiava dalla Grecia a Minorca, sempre a distanza di sicurezza dalla terraferma e nel rispetto del traffico marittimo. Sebbene comprendiamo le preoccupazioni sollevate, possiamo confermare che Balmoral ha sempre navigato nell’ambito di tutti i requisiti e i regolamenti pubblicati. Il viaggio è stato accuratamente pianificato con largo anticipo, tenendo conto delle risorse disponibili e della nostra vasta esperienza di transito nell’area. Inoltre, le condizioni meteorologiche e la velocità sono state continuamente monitorate dal nostro esperto Capitano per supervisionare un passaggio sicuro verso la destinazione”.
Un buco nell’acqua, mi dissi. Era difficile da credere, ma il passaggio a così pochi metri di distanza dalla terra ferma era consentito. C’era solo un ulteriore conferma da ricevere: quella da parte della Guardia Costiera di Lipari. Conferma che non tarda ad arrivare:
“In riferimento al rilievo fotografico allegato, si evince che la nave effettuava una navigazione nel tratto di mare compreso tra il pontile di Ficogrande dell’Isola di Stromboli e l’antistante scoglio denominato ‘Strombolicchio’; non ci sono ordinanze di interdizione per lo specchio acqueo menzionato”.
Ma c’è una seconda parte della mail che merita di essere riportata, perché successivamente alla mia segnalazione, si evince che:
“l’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari ha rilevato il mancato rispetto del provvedimento interdittivo dello specchio acqueo antistante la Sciara del Fuoco dell’Isola di Stromboli, Ord. 56/2019 emanata della Capitaneria di Porto di Milazzo, per il quale si sta procedendo con le discendenti azioni di competenza”.
Vista la violenta sequenza esplosiva parossistica che ha interessato la terrazza craterica del vulcano Stromboli, la Capitaneria di Porto di Milazzo ha deciso di interdire la navigazione nel tratto di mare entro 1 miglio nautico dalla costa compresa fra Punta delle Chiappe e Punta Labronzo dell’Isola di Stromboli.
In altre parole, la Balmoral non ha infranto nessuna ordinanza di interdizione nello specchio acqueo che ha dato il via a tutti i miei approfondenti, ma la Guardia Costiera ha rilevato il mancato rispetto di un provvedimento interdittivo poco distante da quel punto.
È il caso di farsi qualche domanda
Vorrei porre qualche domanda prima di concludere questa pubblicazione. Credendo alla buona fede dell’equipaggio della “Balmoral”, come si può infrangere una legge senza saperlo dopo diverse settimane di preparazione della rotta? Quanto possiamo considerare sicura una rotta così vicina alla costa se non si conoscono neanche i provvedimenti che ne vietano il passaggio?
Ma soprattutto, non crediamo tutti che quel piccolo “fazzoletto” di mare antistante lo ‘Strombolicchio’ non debba in nessun modo rischiare di trasformarsi in un teatro dell’orrore?