Stamattina è stato eletto il nuovo Presidente della Camera dei Deputati. Era difficile trovare un nome più divisivo di Lorenzo Fontana, ma la destra ha dato, dopo La Russa, un messaggio chiarissimo.
Chi è Lorenzo Fontana
Nato nel 1980 si definisce prima di tutto “veronese e cattolico”. Nella sua città inizia a militare giovanissimo nella Liga Veneta e nei Giovani Padani, sino ad arrivare a ricoprire il ruolo di consigliere comunale (2007-2009) e di Vicesindaco. Oltre che Deputato è stato, dal 2016, Vicesegretario responsabile esteri della Lega, e dal 2009 al 2018 eurodeputato. Ministro per la famiglia e le disabilità dal 2018 al 2019, Vicepresidente della Camera e Ministro degli Affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I.
Insomma un curriculum niente male. In questo curriculum però manca il meglio. Le posizioni di Fontana sono infatti famosissime e tra le più estreme del panorama politico italiano.
Il neo-presidente ha affermato che l’immigrazione e le unioni civili abbiano l’obiettivo di «dominarci e cancellare il nostro popolo». Ultracattolico, tradizionalista, conservatore, estremista e antiabortista (giusto per dare solo alcune delle definizioni che gli appartengono) , utilizza i social network (dove ci sono più foto di santi che nell’ufficio di Salvini) per invocare l’arcangelo Michele: «difendici nella battaglia». Il 25 aprile non festeggia la Liberazione dal nazifascismo, ma San Marco.
Estimatore della Russia di Putin, di cui ha detto «è il riferimento per chi crede in un modello identitario di società», è stato invitato dal partito “Russia Unita” a partecipare come “osservatore” al referendum sull’annessione della Crimea ( del resto tutti ricordiamo quando si presentò, insieme a Salvini, al Parlamento Europeo indossando la maglia “No sanzioni alla Russia”). Fontana inoltre è (o è stato) amico del Front National di Marine Le Pen e dei neonazisti greci di Alba Dorata.
Un rapporto con l’estrema destra che non è mancato neanche nei confini nazionali, infatti nel 2015 prese parte al “Family Pride” di Verona. Questo evento ( palesemente anti-Lgbt, ma non solo) era stato organizzato da Forza Nuova (e da curiosi personaggi che non si sono fatti mancare niente, inneggiando persino a Hitler) e dal circolo Christus Rex. Eroe delle associazioni Pro-Vita, ha partecipato a iniziative veronesi di Fortezza Europa.
Breve carrellata di felicissime dichiarazioni della nuova terza carica dello Stato
Iniziamo con la sua dichiarazione sulle famiglie arcobaleno:
Non esistono
Da ministro parlò così dell’aborto:
Uno strano caso di ‘diritto umano’ che prevede l’uccisione di un innocente. Fino a quando ci sarà chi vuole eliminare la persona umana, scendere in piazza è doveroso.
E ancora:
La crisi demografica in Italia sta producendo numeri da guerra. È come se ogni anno scomparisse dalla cartina geografica una città come Padova. Noi non ci arrendiamo all’estinzione e difenderemo la nostra identità contro il pensiero unico della globalizzazione, che oggi ci vuole tutti omologati e schiavi.
Sull’immigrazione disse:
La nostra azione politica sull’immigrazione si ispira al catechismo: ‘ama il prossimo tuo‘ ovvero in tua prossimità e per questo dobbiamo occuparci prima dei nostri poveri.
Contrario a una fantomatica “cristianofobia” è anche contrario all’eutanasia:
Se non si rispetta la vita dal concepimento alla fine naturale, si arriva ad aberrazioni.
Contrario alle adozioni da parte di coppie omosessuali e alla “ideologia del gender”:
La resistenza oggi è contro chi vorrebbe un mondo al contrario, un mondo che vorrebbe negare l’esistenza di mamme e papà, di bambine e bambini (…) i bambini vanno educati sul modello della famiglia naturale…altre formule strane non mi piacciono.
Come non citare poi i dubbi espressi sull’episodio delle “due mamme” nel cartone “Peppa Pig”:
Non so se va bene per mia figlia, mi informerò
E poi, giusto per chiarire:
La prima e fondamentale educazione è un DIRITTO delle famiglie e non spetta né allo Stato, né alle scuole né ai mass media. Come disse Chesterton: Verrà un tempo in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Chi difende la normalità oggi è un eroe!
Le mosse della destra
Dopo l’elezione del post-fascista Ignazio Benito Maria La Russa alla Presidenza del Senato della Repubblica, la destra fa un’altra scelta forte ed estremamente divisiva.
I nomi per evitare questa estremizzazione li aveva, ma la scelta è chiarissima.
Il futuro governo sarà di destra, il centro non esiste più e si va verso una estremizzazione che, purtroppo, porterà ad una tutela sempre minore di tantissimi diritti civili.
Post Scriptum
Il discorso di Ieri della Senatrice a vita Liliana Segre è stato un meraviglioso esempio di quella politica che tutti noi vorremmo. Ci ritroviamo invece costantemente immersi in un becero sistema di urla ed estremismi. Vederla passare il testimone a chi si definisce “erede del duce”, lo stesso che le ha causato terribili sofferenze per la sola colpa di esser nata, è stato un dolore.
Il 25 Aprile deve certamente essere la festa di tutti, ma diciamoci la verità, sarà sempre la festa della Liberazione dal Nazi-Fascismo. Chi sceglie di festeggiare altro, o dorme contornato da busti di Mussolini, decida di buttarli, oppure il 25 Aprile stia pure a casa a spolverare i suoi amati cimeli.