Si è istituito tutto su delle proteste, roboanti e innocue nelle intenzioni. Al liceo Manzoni di Milano, un gruppo nutrito di giovani ha rivendicato, con bandiere alte e frasi fatte, l’ingiustizia della vittoria democratica alle elezioni parlamentari del 25 settembre.
Poi, il loro procedimento d’occupazione della struttura, condito con le peggiori avversioni, ha dimostrato tanto male.
Contro due leader del centrodestra, negli interni del plesso scolastico: minacce di morte, disegni e rappresentazioni cruentissime.
Un vocabolario e uno scenario da anni di piombo.
Liceo Manzoni, il terrorismo rosso
Riporta i fatti il quotidiano Libero.
“Meloni attenta siamo tornati/e“. “Fasci appesi, nervi tesi“. “Salvini appeso“. “Meloni in piazza Loreto“. Infine, stranisce ancora di più: “Sbirri morti“.
Ispezionando il liceo Manzoni sarà possibile leggere queste e altre frasi indicibili. Un astio gratuito, come già scritto, contro Salvini, Meloni e, inaspettatamente, le forze dell’ordine.
Le colpe dei primi e degli ultimi? Da svelare. Sinora ci manteniamo sui meriti: aver ottenuto la maggioranza in parlamento, i primi, e aver svolto il proprio lavoro, gli ultimi.
Licei Parini e Volta, Il terrorismo nero
Riporta i fatti il giornale La Repubblica.
Nella stessa settimana, ma altrove, le forze estreme della destra non si sono comportate meglio. All’interno dei licei Parini e Volta sono stati ritrovati dei cartelloni sancenti degli “avvisi”, presumibilmente rivolti a realtà come quella del Manzoni: “fiamme eterne alle scuole moderne“.
Gli avvertimenti sono stati reclamati dall’associazione di estrema destra Rete Studentesca. Tale organizzazione si è inoltre firmata negli striscioni appesi fuori dalla facoltà di Scienze Politiche della Statale in via Conservatorio.
L’ “indicazione”: “Distruggi la deviazione. Inizia la rivoluzione“, è stata qui posizionata perché strategicamente vicino alle rimostranze rosse. Evidentemente per intimorire i manifestanti.
Gli errori sono solo giovanili?
No, anche ma non solo. Il furore scaturisce dall’ignoranza, dall’incoscienza, dalla sprovvedutezza, a loro volta cause delle accezioni esagerate di politicanti e media.
È il resoconto della non informazione, o dell’informazione sbagliata. Perché l’odio cieco e incontrollato dei giovani, proviene dall’odio cieco e incontrollato protratto dagli accusatori e verso gli accusatori di Meloni, Salvini e Berlusconi.
Si tratta di utopia quando tutto è perfetto, ma sarebbe anche ora che si proclamasse: basta detestare e far detestare!
Stop alla politica brulla di programmi e colma di cattiveria.
Gabriele Nostro