Ma chi è Elon Musk? Forse se non siete proprio appassionati di esplorazione spaziale potrebbe suonarvi più familiare come fondatore della Tesla Motors, se invece guardate con interesse ai primi passi dell’esplorazione privata dello spazio potreste conoscerlo come fondatore della Space Exploration Technologies (SpaceX) in quanto l’inventore e imprenditore è un entusiasta fautore dell’esplorazione dello spazio da parte delle aziende private. In altre parole, il nato in Sudafrica ma naturalizzato statunitense, Elon Musk è uno che cento ne fa e mille ne pensa.
L’annuncio è che Musk a settembre sarà presente alla 67a edizione dell’International Astronautical Congress (IAC) che si si terrà a Guadalajara in Messico dove parlerà svelando i suoi progetti per missioni umane verso Marte. Il discorso che Terrà avrà il titolo “trasformare gli umani in una specie multiplanetaria”.
Esplorazione di Marte: le strutture
Pare che il discorso del fondatore della SpaceX sarà soprattutto focalizzato su quelle strutture che governi e privati insieme potrebbero costruire su Marte, ovviamente non si sanno i contenuti esatti ma si sa che in passato Musk ha proposto la possibilità di costruire una serra su Marte e in prospettiva progetti ancora più ambiziosi come una vera e propria colonia maziana e un sistema di trasporti basati sulla tecnologia Hyperloop (treni che corrono in tubi sigillati).
Esplorazione di Marte: il trasporto
Per quel che riguarda come arrivare su Marte, come arrivarci con equipaggio umano e sopratutto come recapitare sulla superficie non una piccola sonda ma tonnellate di materiali da costruzione, si era già espressa Gwynne Shotwell la presidente della SpaceX alla 30a Conferenza sui piccoli satelliti. Secondo la Shottwell il segreto è puntare su un sistema di retrorazzi e non su palloni tipo airbag e paracadute come ha fatto la NASA finora.
I razzi che la SpaceX userà per le sue missioni di esplorazione di Marte saranno basati su un motore chiamato Raptor che brucia ossigeno liquido e metano. Per il 2018 è prevista una missione senza equipaggio. Un altro aspetto affrontato è che per il viaggio di ritorno è essenziale sviluppare le tecnologie estrattive che permetteranno di ricavare il combustibile per il viaggio di ritorno dal terreno marziano.
Roberto Todini