Tra i piccoli gruppi militari che combattono in Ucraina, ci sono gli ultras della Dynamo Kiev. Dalle faide da tifoserie, i Dynamo sono passati in prima linea contro i russi
Chi sono gli ultras della Dynamo Kiev
Dynamo Kiev è la società calcistica della capitale ucraina.
Il movimento degli ultras della squadra è noto da tempo per essere un piccolo esercito, divenuto celebre durante le rivolte di Piazza Maidan del 2014.
Queste, ebbero luogo dopo la decisione dell’ex Presidente Yanukovich di respingere gli accordi commerciali con l’UE, a favore di un rapporto più stretto con la Russia di Putin.
La popolazione reagì con un forte malcontento, guidato da gruppi nazionalisti, filo-nazisti ed europeisti. Tra questi, gli ultras di Dynamo Kiev.
A partire dal 2014, i diversi gruppi di ultras hanno lasciato da parte i conflitti tra tifoserie per dare un maggiore sostegno al loro Paese.
Già dopo i fatti di Maidan abbiamo stipulato un accordo tra tutte le tifoserie, un armistizio, un patto di non belligeranza. I nostri conflitti cancellati.
Ora non siamo più nemici, siamo tutti ucraini e combattiamo uniti contro l’invasore russo. Non supportiamo solo il nostro club, supportiamo anche l’Ucraina
Da sempre vicina all’ambiente neonazista ucraino, la Dynamo Kiev ha plasmato l’uomo che oggi è comandante del Battaglione Azov, Denis Prokopenko.
Conosciuto come “l’estremista nero“, Prokopenko ha iniziato la sua carriera all’interno del club calcistico. Dal 2017 è comandante del reggimento neonazista, e oggi combatte a Mariupol.
Dynamo Kiev in guerra contro i russi
Per riconoscersi tra di loro in campo di guerra, i giovani ultras hanno ricamato dei personali patch con una D e la scritta “Kiev“,
Nel loro pub in città, un tempo punto d’incontro dei tifosi, si accumulano medicinali, casse di cibo, elmetti e beni primari.
Raccogliamo materiali per i nostri ragazzi che hanno bisogno di cibo, di medicine, di coperte. La cucina del pub è stata riconvertita, ogni giorno prepariamo oltre 700 pasti da mandare.
Vicino al mio letto ho fumogeni, razzi, fuochi d’artificio e anche qualche pistola. Non si può mai sapere
Per Andriy, essere il capo ultras della Dynamo Kiev non è solo un hobby. Bensì, un ruolo politico molto rischioso.
So benissimo di essere nel mirino dei russi, se mai dovessero prendere Kyiv (e non ce la faranno mai) personaggi come me saranno eliminati subito perché rappresentiamo la resistenza. Con tutto quello che può significare questa parola. Ma tanto li aspetto, sono pronto
Gli ultras contro i separatisti
Gli ultras della Dynamo Kiev, nel frattempo, disputano partite amichevoli i cui incassi vengono devoluti alle popolazioni colpite.
Inoltre, uno dei calciatori, Uvarov Artur Maksimovich, è stato cacciato dalla squadra giovanile in quanto figlio del vicepresidente del Consiglio Popolare della Repubblica separatista di Lugansk.
Non approviamo i ‘metodi stalinisti’ in cui il figlio paga per il padre.
Ma, dopo aver ricevuto e verificato le informazioni, la dirigenza del club ha posto al giocatore una domanda sull’appartenenza del padre alle strutture militari separatiste e Uvarov non ha subito risposto positivamente.
Il club è indignato per il comportamento del suo giocatore nel nascondere fatti inaccettabili e ha deciso di risolvere immediatamente il contratto
Questo perché, similmente al Battaglione Azov, anche i Dynamo Kiev sostengono ideali di estrema destra e non accettano che nel loro gruppo si inseriscano individui separatisti.
La Dinamo dichiara ufficialmente che non c’è posto nella struttura del club per le persone che sono contro l’Indipendenza, l’Integrità e la Sovranità dell’Ucraina.
Il club non smetterà di sostenere e finanziare il popolo ucraino in una terribile guerra con l’occupante russo, disprezzando ogni persona che si oppone all’indipendenza dell’Ucraina e non ne riconosce l’integrità territoriale.
Gloria all’Ucraina! Gloria ai nostri eroi!