Muore nella notte di Ferragosto giovane di 15 anni a seguito di un forte urto che lo stesso aveva ricevuto al torace. Questo è successo nel Salento, più precisamente alla Festa della Madonna della Lizza tenutasi ad Alezio.
Quando il giovane ha avuto il suo fatale urto si trovava a bordo della giostra chiamata Tagatà, e l’impatto (a seguito di una perdita di equilibrio) è avvenuto sul corrimano della giostra stessa.
Ma cosa è il Tagatà? Questa attrazione è in sostanza una struttura discoidale progettata per girare a velocità più o meno sostenute e per eseguire qualche altra manovra (ad esempio inclinarsi). Ai lati di questa giostra ci sono i posti a sedere riparati in caso di urti da dei grandi cuscini (a mo’ di divanetti per indensersi), questi posti danno (come era facile da intuire) tutti verso il centro della macchina stessa.
Il giovane è stato trasportato all’ospedale di Vito Fazi subito dopo il sinistro, posto in cui poi di fatto è deceduto. Ora la giostra in questione è stata sequestrata per volontà di Emilio Arnesano (magistrato di turno all’interno del tribunale di Lecce), attrazione la quale risulterebbe essere di proprietà d’un giostraio di Gallipoli.
Per completezza occorre dire che sembra il giovane si sia alzato in piedi durante il giro incriminato, comportamento spericolato che – ricordo – sembra lo abbia portato all’urto dalle gravi lesioni.
Questo articolo non mira né ad additare il giostraio di scarsa manutenzione e/o sicurezza della giostra di sua proprietà, e neanche il ragazzo per una eventuale incoscienza ed eccessiva temerarietà che magari lo hanno spinto a mettersi in piedi perdendo così l’equilibrio.
Questo articolo vuole solo denunciare l’accaduto e magari sensibilizzare eventuali giostrai ad un controllo in più delle attrazioni stesse (sono sicuro che lo fanno già) ed eventuali clienti ad avere un certo giudizio a bordo delle stesse giostre (cosa che sono sicuro in tantissimi già fanno). Tutto questo lo dico ignorando peraltro a chi sia stata assegnata la colpa per questo incidente sfortunato.