Di Maurizio Martucci
Parte subito all’attacco, l’istrionico carattere è noto. Sentite bene cosa dice, non saprei come dargli torto: “Qui c’è da rivoluzionare un mondo che va verso la distruzione. Tu società mi avveleni giornalmente. Tu società me la metti nel corpo. La Sensibilità Chimica Multipla è la malattia di una modernità che non mette la vita umana al primo posto! Sono cose da criminali…” Sono le parole del Sen. Domenico Scilipoti Isgrò (FI), nel 2012 firmatario di una proposta di legge sul riconoscimento dell’MCS. Che alla ripresa dei lavori parlamentari, dice di volerci riprovare, più deciso di prima, stavolta dall’opposizione con una nuova proposta da esaminare in commissione a tutela dei malati invisibili. Ci riuscirà? Della spinosa faccenda se ne stanno occupando anche alcuni parlamentari PD e Movimento Cinque Stelle.
“Io mi batto per loro, per i malati invisibili, per chi soffre ignorato – prosegue nell’intervista Scilipoti Isgrò – sto cercando di sensibilizzare i colleghi, non solo del Senato. Presenterò una nuovo disegno legislativo.” Un altro? “Si. Andrà nominato un relatore, calendarizzata e discussa la questione, ma non sarà facilmente digeribile”. E perché? Cosa va di traverso? Mi faccia capire…. “Prevede un processo di riforma radicale. Fin quando la politica sarà basata sulla garanzia alle lobby, significa che non si avrà libertà di scelta. L’interesse deve essere quello del popolo”. Si, ma non le sembra un pochino retorico? In fondo, lo prevede la Costituzione…. “Riconoscere l’MCS significa avere contro le multinazionali. Ecco perché la boicottano. La lobby farmaceutica e l’industria chimica. Ma non solo. Si vendono prodotti per curare che possono provocare allergie e intossicazione. Nell’agricoltura e negli allevamenti intensivi si usano pesticidi e medicinali, gli ftalati sono rilasciati da bicchieri e piatti di plastica in contatto con pietanze calde nelle mense scolastiche, nel cibo ci sono residui chimici come nei prodotti di bellezza o negli spray deodoranti. Il progresso della società emancipata non è vero”. Cioè? “Il progresso non coincide se ci avveleniamo”.
Ho capito, ma allora che facciamo, senatore? Siamo tossicamente circondati: spazziamo via tutto? “Ci vuole coscienza e conoscenza. Lo Stato deve prendere atto dell’aumento esponenziale dei malati MCS e intervenire col SSN, rivedendo il rapporto medico-paziente (es., gli MCS non possono usufruire dei ‘normali’ pronto soccorso! NdA) e nelle farmacie col ritorno della medicina galenica e naturale, senza chimica.” E tutti questi aspetti li affronterà nel disegno legge? Sono le cause dell’MCS… “Certo, comporta reazioni multiorgano in caso di esposizione a sostanze chimiche presenti nell’ambiente. Per questo anche il rapporto con la Comunità Europea va rivisto: autorizza composti chimici negli alimenti, pure nel succo d’arancia ci sono! Dobbiamo essere in grado di affrontare l’emergenza di nuove patologie e di disturbi causati dall’impiego di sostanze velenose e tossiche”.
Capitolo Ministero della Salute. Sul caso di una donna di Aversa affetta da MCS e ridotta in fin di vita, rispondendo al suo collega, Sen. Romano, Lorenzin si dichiarò disponibile a far riesaminare la malattia dagli esperti. Finora, però, non è successo nulla e la malattia continua a mietere vittime invisibili (l’ultima in Puglia a Giugno). “Guardi. In politica quando non si vogliono fare le cose, si crea una commissione da arte, si rimanda ad un gruppo di studio.” Allora, secondo lei, Lorenzin bluffa? L’accusa proviene anche dall’associazionismo dei malati. “Dell’MCS è tutto appurato, per me c’è da fare un decreto legge e pure d’urgenza!” Che dovrebbe prevedere cosa? “Strutture territoriali capaci di accogliere gli affetti da malattie ambientali. Sono nostri cittadini. E’ il primo passo: se c’è la volontà, si legifera senza conflitto d’interesse e il Ministro si sarebbe attivata subito, senza rinviare come ha fatto. E’ già tardi! Credo sia mal consigliata da medici che non comprendono le meccaniche biofisiche e biochimiche della malattia. La portano fuori strada …” Scusi, ma lei cosa ne sa? “Quando non ero parlamentare, esercitando la professione medica ho avuto a che fare con parecchi casi di MCS…”
Senta, mi dia un’anticipazione sulla proposta di legge su cui sta lavorando: si parlerà anche di elettrosensibilità? Guardi che avvalorati studi di settore sostengono che sensibilità chimica ed elettrosensibilità siano due facce della stessa medaglia… “Certamente! Le sembrano normali 14 antenne di telefonia sul tetto di un palazzo? E cosa sappiamo degli effetti sui ragazzi del Wi-Fi nelle scuole? Sono aumentate le evidenze degli effetti delle esposizioni a campi elettromagnetici anche molto inferiori ai valori di legge. L’elettroensibilità comporta un degrado della qualità della vita.” Ricevuto senatore Scilipoti Isgrò. Per non farci mancare nulla, oltre farmaceutica e chimica… nel calderone c’è pure il business delle telecomunicazioni senza fili. L’elettrosmog ubiquitario. In bocca al lupo!
Scilipoti ripatte … speriamo questa volta con reale impegno.