#Isthisok? È questo l’hashtag lanciato dal sindaco di Manchester, Andy Burnham. Attraverso uno spot pubblicitario della durata di alcuni minuti, il sindaco Burnham, denuncia le violenze che le donne sono costrette a subire ogni giorno per strada.
Il video è un grido forte di denuncia del “catcalling”. Il sindaco Burnham ha spiegato come questo spot sia necessario per fare comprendere a tutti gli uomini come si sentono le donne che, quotidianamente, sono costrette a sentire commenti indesiderati sulla propria persona.
Nel video viene rappresentata l’intera giornata di una donna e viene evidenziato come, dalla corsa della mattina fino al rientro a casa la sera, la protagonista è costantemente vittima di molestie.
In pieno giorno, tra la gente, mentre cammina da sola per strada, dopo aver postato una foto sui social, ogni momento della sua giornata, ogni attività che svolge viene usata come pretesto dai molestatori per regalarle commenti indesiderati.
Attraverso il video, il sindaco invita tutti gli uomini a modificare il proprio irrispettoso comportamento.
L’obiettivo di Andy Burnham, inoltre, è quello di portare il video nelle scuole inglesi a iniziare da gennaio 2022, per sensibilizzare i bambini fin da piccoli perché è importante capire che non deve essere la donna a cambiare il proprio comportamento, o ad avere paura di camminare da sola per la strada.
Secondo Un Women UK, il 71% delle donne ha subito molestie sessuali nel Regno Unito. Il fatto ancora più grave è che, nella maggior parte dei casi, le donne non denunciano. Forse per paura, forse perché pensano che non sia niente di grave, o forse per vergogna.
In America, il gruppo statunitense anti-molestie “Hollaback” con la Cornell University ha condotto una ricerca sul catcalling. Lo studio ha analizzato dati provenienti da ogni parte del mondo per stilare, alla fine, una statistica. Sono state coinvolte molte donne alle quali è stata chiesta la prima esperienza di catcalling e come ciascuno si sentiva dopo aver subito la molestia.
Dallo studio è emerso che circa l’84% delle donne ha subito molestie verbali prima dei 17 anni. Dal punto di vista emotivo invece, le vittime di catcalling sono sopraffatte da un sentimento di umiliazione che le porta a nascondere l’accaduto piuttosto che a denunciare.
Una ricerca condotta dall’Istat in Italia nel 2018 ha mostrato che il 15% delle donne oltre ad avere subito catcalling è stata anche toccata, sfiorata o baciata contro la sua volontà. Quindi in questo caso alla violenza verbale si aggiunge quella fisica. Il 27% delle donne ha subito catcalling sui mezzi pubblici.
Le molestie verbali non sono complimenti. Il catcalling dovrebbe essere considerato reato al pari della violenza fisica. È inoltre fondamentale sensibilizzare soprattutto i giovani per far si che episodi del genere non avvengano più.