La sperimentazione è iniziata in Gran Bretagna e dovrebbe portare a rilevare il cancro grazie a un prelievo di sangue. 140mila volontari britannici in otto aree dell’Inghilterra si sottoporranno a una sperimentazione molto ampia, gestita dal sistema sanitario inglese.
Il test dovrebbe riconoscere 50 tipi di cancro prima che i mezzi diagnostici tradizionali riescano a osservarli, o comunque prima dei sintomi, facendo aumentare così le probabilità di successo delle cure. La sperimentazione è coordinata dal Cancer Research UK e dal King’s College London Cancer Prevention Trials Unit, in collaborazione con il Sistema sanitario inglese e la biotech californiana Grail, che ha sviluppato il test “Galleri”.
Come funziona il test
Il principio su cui si basa il test è che i tumori rilasciano nel sangue alcuni frammenti di cellule, con il loro Dna. Essendo il genoma delle cellule tumorali alterato rispetto a quello delle cellule normali, identificarlo permette di scovare l’impronta del cancro in fasi molto precoci.
Non è tuttavia un’operazione semplice: per analizzare la sequenza del genoma occorrono apparecchiature molto potenti e algoritmi che evidenziano le alterazioni genetiche.
La biopsia liquida
Questa analisi si chiama biopsia liquida e non è una novità nel panorama della ricerca. Negli Stati Uniti è stato già sottoposto a piccole sperimentazioni sull’uomo, ma deve essere confermato da una tecnica tradizionale prima che la diagnosi sia certa.
In Italia, in alcuni casi limitati, si usa una biopsia liquida per capire l’evoluzione di un tumore già sottoposto a cure. La sperimentazione che inizia invece in Gran Bretagna è la più vasta al mondo. I primi risultati dello studio sono attesi entro il 2023 e, in caso di successo, il Sistema Sanitario inglese (Nhs) prevede di estendere il test a un ulteriore milione di persone tra il 2024 e il 2025.
Diagnosi dei tumori più difficili
Saranno i tumori più difficili diagnosticare quelli interessati da questo nuovo test, come il cancro a pancreas, testa, gola, stomaco, fegato, esofago e polmone.
“Questo test del sangue semplice e veloce può segnare l’inizio di una rivoluzione nella diagnosi e nel trattamento del cancro”, ha spiegato la direttrice del Sistema Sanitario inglese (National Health Service) Amanda Pritchard. “Trovando il cancro prima ancora che compaiano segni e sintomi, abbiamo migliori possibilità di curarlo e possiamo dare alle persone migliori possibilità di sopravvivenza”, ha aggiunto.
Le risposte non sono sempre univoche
Al momento però non per tutti i tumori i risultati del test sono ugualmente buoni: alcuni tipi di cancro infatti hanno la proprietà di rilasciare più Dna nel sangue rispetto ad altri. Quindi la sperimentazione è ancora in fase embrionale e andranno fatti ulteriori studi approfonditi per mappare le mutazioni genetiche delle cellule colpite dal cancro.
Marta Fresolone