Wildcard, il progetto che aiuta i bambini disabili, nasce nel Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.
Wildcard è un progetto davvero innovativo, destinato all’apprendimento dei bambini disabili. Si tratta di un paio di occhiali “magici”, progettati al Politecnico di Milano, che una volta indossati consentono ai bimbi con disabilità cognitive di immergersi nelle storie che i terapisti raccontano loro. La realtà virtuale immersiva si è rivelata l’ideale per coinvolgere i piccoli pazienti e stimolarne curiosità e attenzione. Più precisamente, trattandosi di occhiali, si parla di realtà virtuale immersiva indossabile, finalizzata a scopi terapeutici.
Il progetto è un vero e proprio mix di strumenti. Il visore Google Cardboard, una app per smartphone inserita nel visore, un proiettore e una applicazione web. I contenuti offerti dalla app per smartphone vengono proiettati nel visore, che li percepisce come spazi 3D esplorabili direzionando lo sguardo. Come funzionano, esattamente, questi occhiali “magici”? Si basano sul principio della stereoscopia e usano due lenti biconvesse. Sullo schermo dello smartphone compaiono due scene relativamente sfasate a ogni occhio, ma che il cervello di chi le guarda percepisce come immagine unica e tridimensionale. Non solo i movimenti della testa direzionano l’esplorazione dell’ambiente, ma eventuali oggetti si attivano se ci si focalizza con lo sguardo – attraverso un pallino giallo – a lungo. Il proiettore esterno consente ai terapisti di monitorare ciò che i piccoli pazienti stanno osservando; infine, l’applicazione web serve a raccogliere i dati inerenti l’interazione del bambino. Da questi, il terapista può comprenderne i livelli di attenzione e apprendimento, può intervenire nella storia rappresentata, modificandola e adattandola alle esigenze del soggetto.
Alla base di Wildcard, come avevamo scritto, una sinergia tutta italiana tra il gruppo I3Lab – Innovative Interactive Interfaces del Laboratorio Hoc presso il Politecnico di Milano e i terapisti de L’Abilità Onlus, centro specializzato nella riabilitazione di bambini con disabilità cognitive. E’ qui che Wildcard è stato testato per un trimestre, dallo scorso febbraio fino ad aprile, su 11 bambini di età compresa fra 6 e 10 anni e con diagnosi diverse tra loro. Ogni bambino è stato sottoposto a circa una decina di sessioni di Wildcard, non senza prima aver “familiarizzato” con maschere simulanti il visore da indossare.
I risultati sono stati ottimi e senza alcun “effetto collaterale”, come il potenziale rischio di estraniazione, eliminato grazie al costante stimolo verbale dei terapisti durante la sessione. Non solo è stato visibile il sensibile incremento dei livelli di attenzione in ciascun paziente, ma è stato possibile ricreare dei “modelli” di comportamento del livello di attenzione a seconda della disabilità cognitiva, rendendo quindi Wildcard un potenziale strumento diagnostico estremamente valido.
Alessandra Maria