Si chiama “Ognuno è meraviglioso” il nuovo set della Lego, per celebrare la diversità e l’inclusione.
Per festeggiare il mese del Pride, la Lego, famosa azienda danese di giocattoli, ha deciso di lanciare un nuovo Set di mattoncini, per celebrare la comunità Lgbtq+.
Si tratta di un modellino da esposizione, incentrato sui colori della bandiera arcobaleno, simbolo di amore e di inclusione: è costituito da 11 figurine monocromatiche, ognuna con la propria acconciatura e il proprio colore.
Il Set è stato progettato da Matthew Ashton, vicepresidente design del gruppo. «Volevo creare un modellino che simboleggiasse l’inclusione e celebrasse tutti, non importa come si identificano o chi amano», ha spiegato lo scenografo.
«Ognuno è unico, e con un po’ più di amore, accettazione e comprensione nel mondo, possiamo sentirci tutti più liberi di essere i meravigliosi noi stessi. Questo modellino dimostra che ci teniamo, e che crediamo veramente che siamo tutti fantastici».
Un ottimo modo per celebrare la diversità, l’amore e l’inclusione con gli iconici mattoncini colorati. Lo scopo di Ashton, infatti, era proprio quello di inneggiare ed esaltare una comunità orgogliosa, solidale e appassionata, come quella Lgbtq+, all’interno del gruppo Lego.
Infatti, i vertici dell’azienda hanno più volte ribadito di voler creare un luogo di lavoro diversificato e solidale, a sostegno dei dipendenti e dei diritti sociali e civili, sopratutto per la comunità Lgbtq+.
Il Set è composto da 346 pezzi e può essere facilmente esposto in qualsiasi scaffale o vetrina. Sarà in commercio dal 1 giugno, per in occasione del mese del Pride.
Ogni anno, infatti, il mese del Pride si dimostra un ottimo banco di prova per testare i nervi scoperti della società, più o meno contraria alla comunità Lgbtq+.
Solitamente, interi settori della società, vicini a specifiche forze politiche e religiose, osteggiamo più o meno pubblicamente una manifestazione che dovrebbe servire esclusivamente a sensibilizzare l’opinione pubblica.
Aziende per l’inclusione
Matthew Asher ha ribadito:
«Ho fatto coming out nella tarda adolescenza. Per alcune persone è più facile di un tempo, ma ci sono ancora molte difficoltà per chi lo fa ed è un processo davvero spaventoso. Non sai come reagiranno amici e familiari. Hai paura di quali potrebbero essere le conseguenze. Se qualcuno mi avesse regalato questo set in quel momento della mia vita, sarebbe stato un tale sollievo sapere che qualcuno mi avesse coperto le spalle. Sapere che avevo qualcuno che diceva “Ti amo, credo in te. Sarò sempre qui per te
Che un’azienda produttrice giocattoli e modellini da collezione, amata da milioni di adulti e bambini, promuova una campagna a favore della comunità Lgbtq+, della diversità e dell’amore universale è un ottimo messaggio per la società moderna, sempre meno interessata all’empatia.
Dopotutto, i bambini non hanno percezione del “diverso” e non odiano a priori individui che non comprendono. Sono gli adulti a essere portatori di avversione e risentimento.
Che si tratti di un supporto sincero o del cosiddetto Rainbow washing, la Lego ha comunque dimostrato di essere pronta a schierarsi per appoggiare temi specifici. Forse, è il segnale di un cambiamento sociale auspicato da ogni persona civile.
Antonia Galise