“Meritiamo tutti di riprenderci le nostre vite”
Queste le parole di Gregorio Mammi, consigliere del Movimento 5 Stelle che, come anche il Pd, ha bene accolto la proposta della Regione Lombardia. L’idea è stata annunciata da Marco Salmoiraghi, dirigente dell’assessorato al Welfare della Regione, e prevede la collaborazione delle associazioni di volontariato al fine di disporre di vaccini per senzatetto e migranti irregolari. In particolare, a loro sarebbe riservato il vaccino Johnson&Johnson perché monodose.
Le fasce più deboli della popolazione sono state al centro delle questioni sollevate dall’emergenza sanitaria: se quest’anno abbiamo imparato a convivere un po’ di più con il virus, anche grazie all’adeguamento delle strutture sanitarie nel fronteggiare i casi, l’anno scorso eravamo in preda al panico e all’incertezza, e la casa rappresentava l’unico luogo sicuro. Un luogo in cui molti, allo stesso tempo, non potevano rifugiarsi perché non l’avevano. Per questo motivo la proposta della regione Lombardia sembra indiscutibilmente generosa e lodevole, eppure non mancano i dissensi:
“Una decisione assurda, oltre che un autentico schiaffo a tutti coloro che pazientemente stanno attendendo in coda il loro turno per vaccinarsi” ha affermato Viviana Beccalossi, esponente di Fratelli d’Italia.
L’idea dei vaccini per senzatetto e migranti irregolari è stata accolta anche altrove
Il tema era stato sollevato da diverse settimane da alcuni enti come Emergency, Caritas e Medici senza frontiere. A rappresentare la Sicilia abbiamo Palermo, che ha avviato una campagna di vaccinazione per i senzatetto. Nel Vaticano, invece, trecento persone fragili sono state vaccinate grazie all’Elemosineria Apostolica.
Salmoiraghi specifica che, nel caso dei migranti, sarà somministrato loro il vaccino solo nel caso in cui siano in attesa del permesso di soggiorno per motivi burocratici.
Inoltre, al contrario di Beccalossi, che è stata l’unica a sollevare la polemica, non ci sarà nessuno scavalcamento, in quanto homeless e irregolari verranno solo dopo che si sarà chiusa la campagna generale, cioè dopo che il 2 giugno si apriranno le prenotazioni della fascia di età tra i 16 e i 29 anni.
Francesca Santoro