Ali d’oro per Erika Raballo!
Ogni anno, la Marina Militare italiana invia dieci ufficiali negli Stati Uniti per conseguire l’addestramento riservato ai piloti.
Così, lo scorso 11 marzo, sono arrivate le ali d’oro per Erika Raballo che ha ricevuto l’attestato “Wings of gold” del corso di addestramento presso la Naval Air Station di Meridian. Ora, il passo successivo della sua formazione la vedrà protagonista sugli AV-8B Harrier o F-35B.
Passioni ben coltivate
Erika Raballo è di Alba, in provincia di Cuneo. La sua famiglia, come lei stessa dice, non ha una tradizione militare alle spalle. La sua è una passione nata spontaneamente, all’età di sedici anni.
Il suo percorso inizia con l’iscrizione alla Scuola Navale militare “Francesco Morosini” nel 2012.
Nel 2015 si classifica prima nel concorso per Allievi Ufficiali Piloti di Completamento (AUPC).
Dopo una visita ad una base navale e aeronautica, Erika Raballo ha deciso di intraprendere la strada del volo e i suoi sforzi sono stati ampiamente riconosciuti sia in America che in Italia.
Così come Meghan Angermann, comandante negli USA, testimonia:
“Siamo tutti orgogliosi del guardiamarina Raballo. Ha dimostrato di essere una combattente capace e competente.”
Arrivano poi, anche le congratulazioni via social dalle istituzioni italiane, come ad esempio del sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli:
“La nostra Erika Raballo, Guardiamarina della Marina Militare, ha completato la sua formazione alla Naval Air Station di Meridian (Usa) ed è stata insignita delle “ali d’oro”, diventando così la prima donna pilota di jet dell’aviazione navale italiana. Un traguardo importante, raggiunto dopo un intenso addestramento. Complimenti al nuovo top gun della Marina Militare Italiana.”
Un traguardo di genere? Cambiamo prospettiva
Sono ali d’oro per Erika Raballo non solo per il traguardo raggiunto, ma anche per aver sdoganato aree di competenza attribuite per troppo tempo ai soli uomini.
Proprio come afferma la giovane Guardiamarina, fiduciosa mentre parla di un futuro dove vi sia uguaglianza di genere:
“Il mio desiderio è quello di essere la prima di tante e spero di essere un’ispirazione per molte altre donne in tutti i campi di lavoro.”
In fondo, la speranza è che notizie come queste siano la norma. Ciò che ci riempie di orgoglio sta proprio in come la capacità, dedizione e duro lavoro ricompensano sempre la persona.
Erika Raballo è donna sì, è la prima pilota della Marina Militare italiana sì, ma è anzitutto una persona che ha lavorato duramente per portare a termine il suo percorso.
La responsabilità di un sogno sta nel conseguirlo e non permettere che nessun limite lo confini.
Maria Pia Sgariglia