Vincenzo De Luca e quei camorristi radical chic di Rai3
Ieri un Berlusconi all’angolo ha ammiccato a Salvini dichiarando che il “raffinato” segretario della Lega riesce a parlare alla pancia del Paese. Parlare alla pancia è facile e sbrigativo e, diciamolo, anche l’unica alternativa per chi non è proprio in grado di arrivare al cervello della gente per evidenti limiti intellettivi.
Ma Salvini non è il solo, anzi, è oramai un costume trasversale della bassa politica che viviamo – la più becera che abbiamo mai conosciuto – giocare sulle paure, gli insulti e la minacce.
Proprio oggi uno dei “baroni” del Pd di Renzi, il governatore della Campania De Luca, alla festa nazionale di Scelta Civica di Salerno ha fatto uno dei suoi show.
Va detto che De Luca è un altro di quelli che parlano alla pancia, forse per questo spesso prende all’intestino, e non le manda certo a dire, proprio come piace a noi italioti sempre un po’ fascistelli sotto le ceneri!
Oggetto della sua personalissima e “auto difensiva” arringa sono stati i giornalisti di Rai3, per lui dei veri e propri camorristi della stampa: “Rai 3 è la più grande fabbrica di depressione”, che compie “atti di camorrismo giornalistico, attacchi personali, atti di imbecillità, ma non ingenua”.
Da questa dichiarazione evinciamo due cose, o meglio due sono le cose che spiccano sulla marea di considerazioni che si possono tristemente fare: innanzitutto De Luca spende il suo strapagato tempo da governatore a rispondere ad accuse personali, agli atti nei tribunali peraltro, in seconda istanza per il Presidente della Regione Campania esiste sia un’imbecillità non ingenua (questa però andava approfondita meglio) che una camorra ingenua, casomai violenta e assassina – vista la faida che sta vivendo Napoli in questi giorni e per la quale il neogovernatore si è speso molto meno e con minor coinvolgimento personale – ma meno perniciosa e diffamatoria. I giornalisti di rai3 per lui sono peggiori della camorra vera perché ci mettono cattiveria mediatica, molto più carogne degli assassini insomma.
Come dare torto a De Luca? In fondo la camorra vera si gestisce da sola e non diffama nessuno. Ha campo libero nella regione da lui governata e va detto che le pulizie se le fa in casa. A chi dà fastidio? Certo, ogni tanto ci capita di mezzo un poliziotto che fa il suo mestiere per quattro soldi, ma quello è un problema del questore, del prefetto casomai, mica del Governatore? E poi diciamola tutta, hanno sbagliato gli esattori del racket: se centravano il commerciante che non pagava il pizzo tutto questo casino non succedeva e Renzi poteva ascoltare il concerto di Baglioni e Morandi senza pensieri, ma il nostro premier si è fatto forza ed è andato avanti comunque! Che eroe!
Poi i camorristi di rai3 sono più subdoli, perché si danno delle arie, fanno i “Radical Chic”, si ammantano anche di proto-intellettualismo camorristico. Sì camorrismo intellettuale, chi non lo conosce? Siete proprio arretrati! E’ la nuova tendenza della camorra: pizzo e libretto rosso di Mao, estorsione e “Bella Ciao”. Ovviamente questo sciroccamento è tutto nella testa di De Luca ma è un delirio che va dritto alla pancia! E se va alla pancia prende, oh sì se prende … e ha i suoi bei risultati!
Quello che più colpisce di tutto questo è che De Luca per difendersi ha manifestato, quasi sotto forma di proiezione, proprio quell’atteggiamento intimidatorio che dice di subire.
La violenza della sua arringa, gli insulti alla stampa al limite della diffamazione, sono tipici di chi vuole mandare messaggi intimidatori col solo scopo di minacciare chi gli ostacola il cammino. Vai poi a spiegare a De Luca che le accuse sono state mosse dai giudici e non dai giornalisti. Intanto lui per non saper né leggere e né scrivere “spara a zero e a pallettoni” per esser sicuro.
Ma dico io caro De Luca, mai come in questo periodo avete una stampa prona e accondiscendente – e nei casi più eroici arresa – allora perché insistere e infierire? Perché signorilmente – parola grossa per lei – non si risolve i casini personali in tribunale? Dice di essere innocente? E allora perché tutta questa “acribia”? Somiglia tanto a Berlusconi sa? Quando verrà assolto allora querelerà i cattivi, se verrà assolto ovviamente!
Rai3, infine, oramai è una pallida ombra di ciò che è stata e, in passato, ha avuto anche il demerito di esser stata anche un’utile e proficua vetrina per lo sceriffo di Salerno. Quindi un minimo di gratitudine e riconoscenza, quantomeno in nome dei bei tempi andati … quando chi diceva di essere a sinistra cercava almeno di nascondere la sua reale natura.
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fonte foto: bottadiclasse