Vitamina D e declino cognitivo
Negli ultimi mesi, si sta sentendo sempre più parlare della vitamina D (calciferolo), anche in relazione al Coronavirus.
Le sue funzioni sono numerose e molti studi ne confermano il ruolo non solo nel metabolismo del calcio. Si è ultimamente intensificato lo studio della sua correlazione con il declino cognitivo.
Il declino cognitivo negli anziani è oggi un grave problema di salute pubblica. L’associazione tra integrazione della vitamina D e cognizione rimane controversa. Uno studio condotto dai ricercatori Tong Yang e Fei Ma analizza la correlazione.
Obiettivo dello studio sulla Vitamina D
È quello di determinare se un supplemento di vitamina D di 12 mesi migliora la funzione cognitiva nei soggetti anziani con lieve deficit cognitivo.
Ed infine se questo processo, mediato attraverso la regolazione della lunghezza dei telomeri, regola lo stress ossidativo.
Svolgimento dello studio
Questo è stato uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo a Tianjin, in Cina. I partecipanti erano tutti madrelingua cinesi di età pari o superiore a 65 anni con lieve deficit cognitivo.
183 soggetti sono stati randomizzati in un gruppo d’intervento (a cui è stata somministrata vitamina D 800 UI/giorno) e in un gruppo placebo (a cui sono stati somministrati granuli di amido).
Le persone selezionate hanno partecipato allo studio 12 mesi. I test della funzione cognitiva e dei biomarcatori legati al meccanismo sono stati valutati a 6 mesi e 12 mesi.
Risultati dello studio
Le misure ripetute hanno mostrato miglioramenti sostanziali nel quoziente di intelligenza su larga scala, informazioni, intervallo di cifre, vocabolario. Inoltre, nella progettazione di blocchi e punteggi di disposizione delle immagini nel gruppo della vitamina D sul gruppo placebo.
Secondo l’analisi, a misure ripetute a modello misto, il gruppo che ha ricevuto il calciferolo ha mostrato un significativo miglioramento del punteggio del quoziente intellettivo seguito per 12 mesi, rispetto al controllo.
Conclusioni
L’integrazione di calciferolo per 12 mesi sembra migliorare la funzione cognitiva riducendo lo stress ossidativo negli adulti con lieve deficit cognitivo.
Infine, la vitamina in questione può essere una promettente strategia di salute pubblica per prevenire il declino cognitivo.
Agostino Fernicola