Sul fondo di un gommone, schiacciati da altri piedi, si intravedono 22 corpi. Corpi di giovani donne e di un uomo morti nel peggior modo possibile: ustionati dal carburante fuoriuscito dalla tanica dell’imbarcazione ormai in rovina. Imbarcazioni prive di sistemi di sicurezza e risorse necessarie per poter affrontare un viaggio come quello che affrontano i migranti ogni giorno. In bilico, galleggiano in un mare che è ormai diventato una cupa culla di morte. Un mare che ha inghiottito dall’inizio dell’anno 2937 corpi. Corpi di persone affamate di vita. E mentre loro galleggiano, senza più ormai nemmeno la vita, noi ci sediamo sul nostro scomodo divano in pelle, accendiamo il condizionatore e discutiamo delle loro vite, su quello che dovrebbero o non dovrebbero fare, sul lavoro che vengono a rubare. Ignari (forse) della reltà. Crediamo di sapere cosa si prova a morire insieme alla propria terra, a lasciare i propri figli su uno di quei gommoni e sperare che arrivino vivi. Ci sentiamo in dovere di giudicare, ci permettiamo di essere egoisti davanti a queste storie, che in fondo non ci riguardano. Per noi quelle persone sono pedine, che invadono il nostro territorio e rubano ogni cosa. Sarà scontato chiedere di immedesimarsi in loro? Chiudere gli occhi e provare a sentire le grida della gente, le bombe, e poi ancora i pianti dei propri figli, che chiedono cosa stia succedendo. Immaginate voi in quei gommoni, stretti ad altri, a guardare il buio di notte e sperare di rivedere il sole. Provate anche solo per un minuto ad alzarvi da vostro divano e viaggiare insieme a loro. Perché è ingiusto e disumano quello che vivono. Perché è l’indifferenza che li ammazza. Il non sentirsi in dovere di aiutare altre vite pari alle nostre ammazza loro e la stessa umanità!
Mi rifiuto di accettare l’idea che l’umanità sia incatenata con nodi tragicamente indissolubili alla notte senza stelle del razzismo e della guerra al punto che l’alba luminosa della pace e della fratellanza non possa mai diventare realtà …. credo che la verità disarmata e l’amore incondizionato avranno l’ultima parola .
-Martin Luther King-
Riflettete!