Di Federico Feliziani
Sarebbe una situazione grottesca, giusta per un romanzo di fantapolitica. Lo sarebbe solo se il Paese non si trovasse in una condizione delicatissima nella quale l’epidemia da Covid- 19 non sembra allentare la morsa, con una campagna vaccinale a rilento e con alcune varianti del virus attive.
In un momento simile una direzione politica chiara sarebbe normale. E ancora di più una maggioranza parlamentare che non pensi al voto come probabile soluzione. E invece questo scenario, che getterebbe l’Italia in un periodo di incertezza, sembra all’ordine del giorno.
D’altra parte nel governo non c’è accordo pressoché su niente. Dopo l’intervento di Matteo Renzi in Senato la situazione è precipitata spostando la discussione da un merito piuttosto interessante a qualcosa che non sta tenendo in considerazione la società esterna ai palazzi del potere, che sta vivendo in una pandemia sanitaria, economica e sociale. Non considerare questo dato può essere indicatore di un distacco totale della sfera politica dal mondo che dovrebbe rappresentare.
Maneggiamo un tema che si potrebbe prestare a sentenze demagogiche, tuttavia non si può fingere di non osservare come si stiano formando due realtà parallele. Una: quella della pandemia, degli scienziati che sempre più continuamente lanciano appelli a guardare con attenzione al prossimo futuro; e una che vede un confronto permanentemente acceso fra le forze di governo su come andare avanti. Anzi, la maggioranza sta addirittura discutendo sulla sua esistenza o meno.
Non dobbiamo fare gli schizzinosi: le crisi di governo in Italia sono state sempre molto frequenti. Fanno parte degli effetti di un sistema proporzionale e, in molti casi, possono contribuire al miglioramento dell’azione di governo. Purché però sia chiaro il motivo del dissidio e venga spiegato all’opinione pubblica in modo trasparente. Altrimenti il divario fra politica e società rischia di allargarsi finendo per lasciare spazio a involuzioni che di politico non hanno niente.
Calando tutto questo sulla cronaca dai palazzi del potere italiani vediamo come manchi una spiegazione chiara da parte di chi sta portando avanti la crisi politica. Ci sono motivazioni frammentate, contraddittorie, retroscena opachi ai quali seguono smentite e rivendicazioni dallo stesso schieramento.
Se per gli analisti politici tutto questo rappresenta un oggetto su cui poter operare continuamente, per chi vive vite lontane dalla sfera politica consiste invece a incertezza sommata a precarietà. E questi due stati che si sovrappongono innescano dinamiche e opinioni imprevedibili che prima o poi verranno espresse. Nel migliore dei casi su di una scheda elettorale; nel peggiore ricorrendo a metodi meno pacifici.