Da qualche giorno su Netflix è disponibile Bridgerton, una serie ambientata nella Londra della prima metà dell’Ottocento. Tra i vari personaggi fittizi, compare anche la regina Carlotta, che aveva sposato re Giorgio III nel 1761 e che nella serie viene rappresentata come una donna nera. La serie televisiva ha fatto tornare di attualità la questione che Carlotta possa essere stata la prima persona della famiglia reale britannica di origine africana. Un argomento di cui si parla da anni e che è oggetto di discussione tra gli storici.
Chi era Carlotta
Carlotta nacque il 19 maggio 1744 ed era la figlia più giovane del duca Carlo Ludovico Federico e della principessa Elisabetta Albertina di Sassonia. Entrò a far parte della famiglia reale britannica in un momento, in cui la Gran Bretagna prosperava grazie alle ricchezze accumulate attraverso le sue colonie e il commercio degli schiavi.
Nel 1761 Carlotta andò a Londra e sposò re Giorgio III. La coppia ebbe in tutto 15 figli, tra cui re Giorgio IV e il principe Edoardo Augusto, cioè il padre della regina Vittoria.
Secondo quanto spiegato dal responsabile della cura e il mantenimento dei ritratti dei sovrani britannici Desmond Shawe-Taylor, Carlotta era considerata brutta. Il medico di re Leopoldo I del Belgio quando l’aveva vista a Londra disse che la regina era
“Piccola e deforme, con una vera faccia da mulatta.”
Invece, il poeta e scrittore scozzese Walter Scott aveva scritto che la famiglia di Carlotta:
“Aveva un colore strano e l’aspetto di un orangotango, con occhi neri e naso aquilino”.
Tuttavia, Carlotta era celebrata nelle varie colonie della Gran Bretagna proprio perché in tutti i ritratti e le monete in cui compariva sembrava avere origini africane.
Carlotta aveva sangue africano che apparteneva a due famiglie diverse
Lo storico Mario De Valdes y Cocom ha iniziato a studiare la regina Carlotta nel 1967. Secondo la ricostruzione di quest’ultimo, i dipinti che ritraggono la Regina hanno tratti visibilmente africani.
Per lo storico, la cosa si noterebbe soprattutto nel ritratto di Allan Ramsay del 1763. Quest’ultimo era un forte sostenitore delle campagne contro la tratta degli schiavi e quindi non avrebbe nascosto le “caratteristiche africane” della Regina Carlotta, ma anzi le avrebbe sottolineate per scopi politici.
Lo storico originario del Belize ha anche studiato a lungo l’albero genealogico della regina e ha scoperto che Carlotta discendeva da un ramo di origine africana della famiglia reale portoghese. In particolare, verso la fine del Duecento, Re Alfonso III d’Aragona conquistò la città di Faro in Portogallo sconfiggendo i Mori.
Secondo la ricostruzione di Valdes, il Re aragonese ebbe tre figli con una donna mora. Poi, uno di questi figli sposò una nobile De Sousa, che a sua volta aveva origini africane. Quindi, Carlotta aveva sangue di origine africana che proveniva da due famiglie diverse. Quest’ultimo è stato poi estromesso ai suoi discendenti, tra cui appunto la longeva regina Vittoria e l’attuale famiglia reale. Grazie a questi studi di Valdes che ebbero molto successo nel 1999, oggi la regina Carlotta viene da molti considerata la prima persona con origini africane appartenente alla famiglia reale britannica.
MARIO RUGGIERO