Tre sono le Moire -o Parche-, vestite di bianco: Cloto “la filatrice”, Lachesi “la misuratrice” e Atropo, “colei che non si può evitare”. Esse tessono, misurano e recidono il filo della vita di ciascun mortale. Nemmeno Zeus può intercedere nelle loro decisioni, sebbene sia definito “Il Signore delle Moire”, poiché loro non sono figlie sue, ma nate per partenogenesi della Grande Dea Necessità. Non si sfugge, alle Moire.
le Moire, filatrici guardiane del nostro destino. Gli dèi giovani, presuntuosi e inesperti ridono di loro, convinti di poter sfuggire al loro potere, e forse Apollo ci riuscì davvero, raggirandole per salvare la vita dell’amico Admeto.
Ma ciò che accade tra gli dèi non rende la vita nella Terra più semplice: non è facile sfuggire alle Moire, soprattutto oggi.
Cleti, la filatrice:
La Moira dell’inizio, della vita, delle decisioni prese quando tentiamo di dare una direzione al nostro vivere. Dal suo fuso tira il filo della tua esistenza. La famiglia, gli amici, il mondo esterno, la società: tutto ciò che riempie la tua vita di persone, cose, pensieri e azioni. Da lì inizia tutto e da questo inizia il confronto con il mondo esterno. Un filo, che dal cuore passa in mezzo alle strade, alle persone, al disordine; passa davanti alla televisione che dice cosa devi amare per essere felice, cosa devi desiderare per sentirti soddisfatto. Cleti tesse un filo in una società che crede in questo e si comporta di conseguenza. Filo che corre, forse si consuma; qual è la distanza da raggiungere?
Lachesi, la misuratrice:
Qual è la distanza da raggiungere? Lo decide Lachesi per te. Crescendo magari ti incastri nella tua realtà sociale, magari no, ma sicuramente ci sono regole da seguire. E per ognuna di queste c’è tempo da spendere e adeguarsi. Tempo sempre dedicato a qualcosa che magari non vorresti fare, dunque sprecato, ma non temere: Lachesi ti propone di allungare la vita con prodotti sponsorizzati dalla Fabbrica Della Felicità, che se ne intende di longevità. La Moira della misura decide quanto a lungo devi vivere e ti impone, oggi, tutta una serie di tappe da raggiungere, così il filo si intreccia e ingarbuglia tra lo studio, il matrimonio, il lavoro e tutto ciò che è dettato come “essere adulti” perché ciò che Cleti le porge è un filo che va allungato sì, ma con determinati nodi impossibili da sciogliere. E per chi si ribella? Il filo è condannato ad essere molto, molto corto.
E a proposito di misura, oggi Lachesi non lavora granché: alle Moire è stato sottratto il tempo, a loro stesse, che ne sono padrone. Perché gli uomini consumano così velocemente la loro vita che tutto, tutto, passa direttamente nelle mani di:
Atropo, colei che non si può evitare:
Alla fine di ogni filo c’è sempre una lunga forbice in attesa di tagliarlo in due. Posa le forbici, Atropo, posale un attimo.
No. Recidere il filo, bruciare un’esistenza, porre una fine. A volte giusta, a volte no. Atropo militare, adempi al tuo compito perché sei nata per farlo senza chiederti se sia giusto o meno. Sotto la guerra, dentro una coppia, in mezzo a un gruppo; dettate dall’odio, dalla rabbia, da interessi economici: le forbici di Atropo, armi letali, si muovono e tagliano, spezzano e calano il sipario su un’esistenza.
Le Moire, padrone alle quali siamo sottomessi. Ma chi decide il destino delle Moire? Mai che venga loro l’idea di guardare il loro filo e scoprire chi lo gestisce? Che siano, loro, burattini sorretti da ben altri fili?
Moira significa “fase”. Le Moire sono la raffigurazione triplice della Dea Luna, per questo sono vestite di bianco: Cleti, la luna nuova, Lachesi, la luna piena e Atropo, la luna calante. Il ciclo della vita naturale, la nascita, la crescita e la morte, tutto bene quel che scorre bene. Ma le Moire di oggi sono armate e manipolatrici, ecco perché particolarmente minacciose: appartengono alla luna e per questo hanno costruito facilmente questo Impero nelle tenebre, dove camminiamo, come sperduti, noi tutti.
Non confondiamo queste Moire con ciò che è naturale solo perché tanto siamo destinati comunque a sparire. Ricordatevi che la natura è ben altra cosa, la natura è la scelta delle proprie azioni nel percorrere la vita attraverso una strada senza obblighi né imposizioni sociali inutili, con o senza sponsor. Fintanto che le Moire conserveranno le loro forbici appuntite e arrugginite, vorrà dire che avranno sempre un’arma e che qualcosa ci viene nascosto, come di notte, quando è buio e non si vede altro che la Luna.
Gea Di Bella