Era una ragazza come tante, e aveva un sogno: diventare una modella. Qandeel Baloch, 26 anni, considerata la “Kim Kardashian pakistana”, è morta per questo.
Tantissime ragazze sognano di diventare modelle, e a volte il sogno diventà realtà. Quando la famiglia ti sostiene, sembra più facile inseguire le proprie ambizioni. Qandeel, però, non aveva niente di tutto ciò. La ventiseienne ha avuto la sfortuna di nascere e crescere in una società, quella pakistana, fortemente conservatrice, che impone alle donne la sottomissione per tutta la vita. In Pakistan (e in molti altri Paesi) le donne sono considerate oggetti, e hanno il dovere di obbedire agli uomini: prima i padri e i fratelli, e poi i mariti. Non esiste libertà per loro, men che meno ribellione.
Ed è proprio una società come questa che ha assistito, sconvolta, alla carriera nascente di Qandeel Baloch. La giovane aveva molti fan, ma anche tantissimi “haters”, che giudicavano sconvenienti le foto e i video postati dalla ragazza sui social network. Ma Qandeel era forte, battagliera, e costituiva un esempio per tante ragazze che sono costrette a subìre il medesimo, tristissimo iter: considerate delle schiave da padri e fratelli, date in spose in giovane età ad uomini spesso molto più vecchi, e costrette ad obbedire a loro. Una vita in trappola.
Ma Qandeel aveva trovato la forza per combattere, ribellarsi. “Non importa per quante volte sarò messa al tappeto. Sono una guerriera e balzerò in piedi”, scriveva su Facebook. Sfortunatamente, la giovane modella non sarà più in grado di combattere e di motivare altre ragazze. Il fratello l’ha uccisa, ha posto fine alla sua giovane vita, ai suoi sogni, alle sue speranze. Tutto questo perché le sue foto “indecenti” disonoravano la sua famiglia. Il ragazzo ha confessato tutto alla polizia, giustificando il suo gesto come “delitto d’onore”. L’indignazione dei fan della ragazza è grandissima.
Qandeel Baloch, una ragazza bella, forte, un esempio per molte ragazze che desiderano la libertà e l’emancipazione, non potrà più vivere, sognare, combattere. Una vita spezzata a soli 26 anni per un sogno.