In un piccolo villaggio della Cambogia un giovane italiano dal grande cuore ha creato un centro di speranza per i bambini più disagiati: Viva la Vida Family.
La missione è di aiutare bambini e ragazzi in difficoltà, dando loro l’opportunità di un futuro migliore.
Nicola Regina: dall’Italia alla Cambogia un amore senza confini
Il giovane italiano durante il suo giro intorno al mondo, è arrivato nel 2014 all’orfanotrofio di Kampong Cham, in Cambogia. Scontratosi con una dura e triste realtà, Nicola ha deciso di raccogliere fondi ed è riuscito a regalare i materassi a tutti i bambini della casa che dormivano su scomodi tavoli.
Fu il primo passo verso lo sviluppo di un progetto molto più grande.
Nicola scrive il libro “Controvento” e dai ricavi, nell’ottobre 2017, ha iniziato a costruire il Centro Viva la Vida.
A Nicola si è unita Carmen Ruiz Garrido che dopo l’esperienza di volontariato, ha deciso di fermarsi nel centro a tempo indeterminato.
Le attività del centro Viva la Vida Family
Viva La Vida si trova a Phoum Thmey, un piccolo villaggio della campagna cambogiana. I bambini più svantaggiati hanno la possibilità di studiare, giocare, partecipare a diverse attività di formazione. Alcuni sono orfani mentre altri provengono da famiglie che vivono in estrema povertà.
Il centro è organizzato in diverse aree e attività:
- Un’area dedicata all’agricoltura e alle galline, per insegnare ai bambini l’autoproduzione;
- Una scuola integrativa con lezioni di inglese, di computer, laboratorio del riciclo creativo della plastica, laboratori di musica, pittura e sport;
- Un parco giochi e il campo sportivo dove trascorrere in sicurezza il tempo libero.
Inoltre ogni domenica i ragazzi vengono divisi in squadre e la pulizia del villaggio e il riciclo della plastica si trasformano in un divertente gioco di gruppo.
Il sostegno per i piccoli in difficoltà però non si ferma qui.
Viva la vida aiuta anche le famiglie più bisognose costruendo e ristrutturando case altrimenti invivibili, fornendo beni di prima necessità e offrendo supporto medico.
Nel 2019 è stata aperta una mensa dove i bambini possono consumare il pranzo e la cena. Inoltre gli viene donato tutto ciò di cui potrebbero avere bisogno: vestiti, materiale scolastico, medicinali.
In futuro la speranza di Nicola e dei suoi sostenitori è di poter costruire una clinica in loco e un’area con dormitori che possano ospitare gli orfani della zona.
La solidarietà è donare senza volere nulla in cambio
Molti bambini di questa zona vivono in povertà assoluta e spesso non possono frequentare la scuola perché costretti a lavorare o a chiedere l’elemosina.
Il cuore di Nicola però è arrivato ben oltre l’immaginabile e in breve tempo è riuscito a sviluppare questa piccola “oasi di speranza”. I bambini disagiati di Phoum Thmey ora non sono più soli.
L’entusiasmo e l’amore incondizionato per l’umanità che contraddistinguono Nicola hanno “contagiato” molte persone in tutto il mondo costituendo una rete internazionale di aiuto.
Il centro si sostenta infatti grazie alla vendita di oggetti fatti dai ragazzi e dai volontari disponibili nel loro negozio solidale, tramite la vendita del libro “Controvento” e con le generose donazioni. Il centro accoglie anche i numerosi volontari che aiutano Nicola e i ragazzi nelle loro attività.
Il progetto Viva la Vida Family è un dono non solo per i bambini della Cambogia ma per l’intera umanità, abituata a “dare solo per ricevere qualcosa in cambio“.
Nicola probabilmente ha intuito che esiste una verità più profonda riguardo all’amore proprio come sosteneva Kahlil Gibran:
“C’è chi dona con gioia, e in quella gioia sta la sua ricompensa”
Silvia Mulas