Quante volte ci siamo ritrovati nella situazione di risolvere un momento di stallo con la frase “probabilmente non mi sono spiegata bene” quanto in realtà quello che avremmo voluto dire è “sono 17 minuti e 35 secondi che parlo ma non capisci una mazzafionda di quello che sto dicendo”?
Immagino tante volte e pensate che per una commessa questo è una routine che si ripete costantemente ogni giorno, e in certe circostanze più volte al giorno, nel rapporto con il cliente che si va a sommare al tanto lavoro da sbrigare in negozio durante la settimana, alle telefonate con i fornitori e ai turni del sabato e della domenica.
Laura Tanfani è una giovane donna di 28 anni, temeraria ed estrosa, dopo la maturità scientifica ha conseguito una laurea in Design e Discipline della Moda e dal 2012 lavora in un negozio di abbigliamento, dal suo lavoro nel 2014 prende forma Vita da commessa, una raccolta di illustrazioni spiritose e divertenti che raccontano le beffardi traversie di una commessa alle prese con i clienti più esigenti, per dirla in maniera diplomatica.
Senza particolari aspettative Laura Tanfani decide di aprire un blog, una pagina facebook, un account twitter e di partecipare a un concorso online e il successo è istantaneo, i like, i follower e le condivisioni si moltiplicano ogni giorno e la vignetta quotidiana è diventata ormai un appuntamento fisso.
Bisogna ammettere che la commessa rientra tra i lavori più estenuanti che si possano fare, è vero non è come lavorare nei cantieri della Salerno-Reggio Calabria sotto il sole di luglio ma porta a fare diversi sacrifici e necessita di fermo stoicismo e pazienza ma non poca assai.
Se esistesse un Nobel per la pazienza senza ombra di dubbio lo vincerebbe una commessa o in alternativa una maestra delle elementari ma forse più una commessa, avere a che fare con i clienti è decisamente più faticoso che discutere e trovare dei compromessi con i bambini.
Ogni giorno una commessa deve essere pronta ad affrontare clienti che la ritengono colpevole di un prezzo troppo alto, clienti che entrano proprio 5 minuti prima della chiusura tanto fanno in un attimo, clienti che entrano senza salutare e che vanno via senza dire grazie, clienti che vorrebbero qualcosa di verde ma che non sia troppo verde, sarebbe cosa gradita se nel contratto di assunzione di una commessa fossero previste delle ore di straordinario retribuito durante le quali fare respirazione yoga e tai chi per aiutare a mantenere la calma in momenti come questi.
Digressioni a parte l’idea di Laura è geniale, raccontare episodi realmente accaduti consente di ritrovarsi nelle storie degli altri, di condividere sventure e aneddoti ma soprattutto le sue vicende ti fanno sorridere e questo diventa un modo per fuggire dal delirante trambusto quotidiano.