Michael Jordan apre una seconda clinica nella sua città natale
Michael Jordan nello specifico ha lavorato con Novant Health per aprire una seconda clinica. Il campione ha cercato di colmare le lacune di un’inesistente equità sanitaria offrendo cure primarie complete.
Questo quanto raccontato dall’ex stella dell’NBA:
“Quando ci siamo riuniti per celebrare l’apertura della prima clinica lo scorso autunno, nessuno avrebbe potuto prevedere che avremmo affrontato una pandemia globale solo cinque mesi dopo”.
Con l’apertura di questa nuova clinica, si prevede di includere 12 sale per gli esami dei pazienti, una sala per i raggi X e uno spazio per la terapia fisica. Oltre ad avere un assistente sociale clinico a tempo pieno sul posto.
Michael Jordan: cos’ha fatto di così speciale?
Il campione americano ha compiuto qualcosa di grandioso con l’apertura della seconda clinica, in quanto la situazione sanitaria negli Stati Uniti d’America è nota ormai a tutti. Infatti, gli USA non possiedono un vero e proprio sistema sanitario nazionale. Dunque, i cittadini devono disporre di un’assicurazione, al fine di coprire le spese mediche di cui hanno bisogno.
Possiamo ben immaginare come questo sistema si possa rivelare deleterio nel bel mezzo di una pandemia globale. Infatti, gli Stati Uniti rimangono uno dei paesi più colpiti dal covid-19 e molte persone non dispongono di un’assicurazione sanitaria adeguata, che possa quindi coprire il prezzo delle cure mediche.
Jordan non è nuovo ad iniziative nel sociale
Il 57enne leggenda dei Chicago Bulls non è nuovo ad iniziative del genere. Infatti, il campione americano aveva già fornito 7 milioni di dollari per l’apertura di un altro centro simile su Freedom Drive a Charlotte. La sua donazione coprì l’acquisto del terreno e la costruzione di una clinica.
Inoltre, Michael Jordan e il marchio Jordan (prodotto da Nike) sono scesi in campo anche a sostegno dei diritti civili. La leggenda della pallacanestro si è impegnata a donare 100 milioni di dollari in 10 anni a organizzazioni impegnate a garantire l’uguaglianza razziale, la giustizia sociale e un maggiore accesso all’istruzione.
MARIO RUGGIERO