Feng Shui come ricerca di armonia
Feng Shui significa letteralmente vento e acqua. La presenza di questi due elementi sulla terra è indispensabile e ne plasma le caratteristiche. Ispirandosi a loro, il Feng Shui ricerca l’armonia dell’ambiente domestico negli elementi che lo compongono. Oggetti d’arredo, luci, piante. Secondo questa vera e propria filosofia dalle origini antichissime, nulla deve essere lasciato al caso negli ambienti in cui viviamo. Eppure ridurre questa filosofia a semplice ricerca estetica, come spesso accade quando si occidentalizza un’arte proveniente da lontano, significherebbe svilirne la storia e le origini. Origini che hanno radici antichissime.
Origini del Feng Shui
Il Feng Shui non è uno stile di arredamento orientale, o una banale convenzione estetica per creare case confortevoli. E’ un arte che mira alla divinazione per mezzo della terra, unendo aspetti psicologici e astrologici alla tecnica architettonica.
Per quanto ne sappiamo, non esiste una dottrina unificata ma una serie di regole tramandate da diverse scuole di pensiero nel corso dei secoli. Nonostante ciò, il Feng Shui non potrebbe prescindere dal taoismo. Il fondamento della visione taoista è il concetto di mutamento, secondo cui tutto fluisce incessantemente e nel fluire, genera delle forze.
E’ verso quelle forze che noi esseri umani dobbiamo tentare di allinearci con le nostre azioni. Allinearci ad esse significa agire secondo i principi della natura ed ottenere da lei quanta più armonia possibile. L’armonia, per l’ideologia taoista,dipende dall’equilibrio tra i due principi del tutto: Yin e Yang. Le due forze contrapposte che dominano l’universo.
Essenzialmente, il Feng Shui non è altro che l’applicazione di questi principi all’ambiente. In modo tale che le forze energetiche naturalmente presenti non vengano bloccate ma riescano ad essere in armonia con noi.
Elementi di Feng Shui dall’oriente all’occidente
Invece che ai fattori estetici, il Feng Shui concentra la sua attenzione verso canoni energetici.
Tra i popoli cinesi, vi è l’usanza di rivolgersi ad un esperto in materia per costruire le proprie abitazioni secondo i criteri di questa filosofia e portare così all’interno delle proprie case serenità e prosperità.
Gli edifici dovrebbero rispettare direzioni ben precise. Ogni direzione si collega ad un aspetto della vita. La parte nord di una casa, ad esempio, corrisponde all’acqua, elemento consigliato per il riposo, e alla carriera . La parte sud corrisponde al fuoco e al simbolo yang, spesso è la direzione prediletta per costruire la facciata o l’ingresso principale. L’interno delle case non dovrebbe avere angoli troppo acuti, che bloccano l’energia. Se le pareti sono bianche, sarebbe utile contrastare con oggetti dai colori scuri. Appendere specchi alle pareti aiuta a contrastare le energie negative. E’ bene far prevalere le luci naturali a quelle artificiali ed inserire altri elementi della natura come sassi, piante, pezzi di legno, essenze aromatiche.
Questi accorgimenti, che possono sembrare meramente estetici, in realtà fanno parte di un linguaggio spirituale che mira ad utilizzare gli oggetti materiali per connetterci con gli elementi più profondi della vita. Un’arte orientale che potrebbe dare un nuovo respiro anche allo stile di vita occidentale.
Nonostante la sua facciata di magia, quel che è interessante del Feng Shui è il principio di fondo: ristabilire costantemente l’armonia nella natura. Per i cinesi tutto doveva essere in equilibrio. Malattie, disgrazie, sterilità o cattiva sorte erano il risultato della rottura di una qualche armonia; la funzione del Feng Shui era di ritrovarla. Ecologisti ante litteram, i cinesi! La natura la conoscevano bene. Non conoscevano altro.
Tiziano Terzani – “Un indovino mi disse”
Carola Varano