Se cercate su Google demenza ed alcolismo vi accorgerete che l’abuso di alcool è riconosciuto da tempo come una delle principali cause di demenza. Allora dove sta la novità nello studio proveniente dall’Università di Vienna?
Nel fatto che sapevamo che avveniva ma non conoscevamo il meccanismo (o i meccanismi) dietro la demenza causata da alcolismo cioè come l’abuso continuato di alcool generi danni al cervello che a lungo andare sfociano in demenza conclamata.
Ora lo studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia fa luce su un possibile meccanismo.
L’ipotesi avanzata dai ricercatori Stephan Listabarth, Daniel König e Benjamin Vyssoki è che l’abuso di alcool provochi nei soggetti interessati da questa dipendenza ben due fattori riconosciuti come deleteri per la salute dei tessuti cerebrali.
Le due condizioni sono i depositi di ferro e la deficienza di vitamina B1 (tiamina).
Che in molte malattie neurodegenerative si osservino depositi di ferro nel cervello era cosa nota, quello che i ricercatori viennesi hanno scoperto è che la vitamina B1 ha un effetto protettivo contro questi accumuli.
Riassumiamo schematicamente i fatti che conosciamo:
_ nelle persone con malattie neurodegenerative in fase avanzata si osservano depositi di ferro nel cervello;
_ negli alcolisti si osservano depositi di ferro nel cervello;
_ nel sangue degli alcolisti si rilevano alte quantità di ferro e deficienza di vitamina B1;
_ la vitamina B1 tra le altre cose è vitale per la barriera ematoencefalica, dunque la sua mancanza la indebolisce e rende più facile il passaggio del ferro dal flusso sanguigno al cervello e i relativi accumuli.
La doppia azione dell’alcol nella demenza causata da alcolismo:
l’abuso cronico di alcool non solo aumenta la quantità di ferro in circolo ma abbassando la vitamina B1 e rendendo più permeabile la barriera ematoencefalica ne favorisce il passaggio nel cervello dove si creano i dannosi depositi.
Questa scoperta fornisce una possibile terapia ai medici che trattano la demenza, speriamo che qualche “genio” non pensi di aver trovato il modo per bere a volontà imbottendosi poi di vitamina B1 come antidoto.
Roberto Todini