Molte donne decidono di coronare il loro sogno di diventare madri ad un’età più matura; ma “l’orologio biologico” ha un suo particolare ritmo. Di conseguenza, il numero di coppie che si rivolgono ai centri specializzati nella procreazione è in continuo aumento
Come disse Eic Jong:
“Nessuno stato è così simile alla pazzia da un lato, e al divino dall’altro, quanto l’essere incinta.
La madre è raddoppiata, poi divisa a metà e mai più sarà intera.”
Una descrizione che getta un velo di mistero e magia su un processo, la procreazione, che è tangibile quanto la terra su qui poggiano i nostri piedi … Un’esperienza senza eguali che può essere o meno programmata. Purtroppo non tutte riescono a viverla, e spesso non per una scelta personale.
Sempre più donne sono costrette a posticipare il loro progetto di maternità per motivi economici o di lavoro; in altri termini la carriera e il poter assicurare il mantenimento dei propri figli. Infatti molte decidono di rimanere incinte dopo i 30 anni.
Questo potrebbe comportare l’insorgenza di complicazioni durante, il normale non ché naturale processo di fecondazione.
Qui interviene il PMA, ossia Procreazione Medicalmente Assistita. Questa comprende diversi livelli.
Il primo consiste nel monitoraggio dell’ovulazione, la sua stimolazione e in fine la fecondazione. Sopraggiunge la tecnica di secondo livello, che tra l’altro è la più diffusa; la quale prevede una serie di esami preliminari per escludere malattie che possano interferire. Sempre più coppie si rivolgono ai centri per poter coronare il loro sogno di diventare genitori.
Mercoledì 6 Luglio, il Ministero della salute ha trasmesso i dati relativi alla “Relazione annuale sullo stato di attuazione della legge 40 in materia di Procreazione Medicalmente Assistita.”
Il rapporto disegna un quadro, relativo all’anno 2014, che conferma la tendenza secondo cui gran parte dei trattamenti avviene nei centri pubblici e privati convenzionati.
Risultano differenti i dati relativi all’uso delle diverse tecniche di fecondazione, in quanto basso è il numero delle coppie sottoposte alla tecnica di inseminazione semplice. Aumentano invece, il numero di quelle sottoposte all’inseminazione di II e III livello.
Ora qualche numero …. Il totale dei nati con le differenti tecniche di fecondazione è di 12.658 che equivale al 2,5 % dei nati in Italia sempre nel 2014. Nel rapporto vengono menzionati altri dati relativi ad esempio alla percentuale di gravidanze per ciclo che resta stabile al 10,0%.
La percentuale dell’inseminazione semplice, si aggira intorno al 19,4%. Restano costanti le gravidanze gemellari, mentre i parti trigemellari sono l’1,2% ( in pratica il doppio della media europea, che è solo dello 0,6%). Si registra un aumento del 29,9% degli embrioni crioconservati.
L’aumento tocca anche il numero di cicli con congelamento di embrioni, e diminuisce invece il ciclo di congelamento degli ovociti. Ora parliamo di un altro tipo di numeri: gli anni.
Continua ad aumentare l’età delle donne che scelgono di diventare madri attraverso la PMA. Per la tecnica a fresco di II e III livello, la soglia è di 36,7 anni. A questa tecnica aderiscono anche il 32,9% di donne con oltre 40 anni. Per il 49,5% di gravidanze iniziate dai 43 anni in su, l’esito purtroppo è negativo.
Per la scienza, la procreazione è sempre stata un affascinante, delicato non ché complicato processo, ed è anche il segreto della prosperità di ogni civiltà. Forse è anche per questo motivo che il Ministero della Salute ha promosso, dal 2015, il “Piano nazionale per la fertilità”, che ha come slogan:
DIFENDI LA TUA FERTILITA’, PREPARA UNA CULLA NEL TUO FUTURO.
Certamente uno slogan che colpisce…. Il piano prevede un iter, che parte con interventi volti alla prevenzione e diagnosi precoce delle malattie che colpiscono l’apparato riproduttivo. Sono previsti altri obbiettivi oltre la prevenzione, e che si riassumono nel ripristino della fertilità naturale, e l’indirizzazione precoce alle tecniche di per aumentare le probabilità di successo.
Queste azioni hanno come scopo evidenziare e porre l’attenzione sul tema della natalità nel nostro paese, nella speranza che nei prossimi anni si possa registrare l’aumento di quest’ultima.
Asmaa Aboulabil