E’ successo il 30 giugno del 2015. Hannah Cohen, allora diciassettenne, si trovava all’aeroporto di Memphis, Tennessee. La ragazza si trovava lì per sottoporsi all’ennesimo ciclo di cure per un tumore al cervello che la perseguita da quando era solo una bambina.
A causa della malattia, Hannah è anche parzialmente cieca e audiolesa, il che non ha fatto altro che aggravare quello che le è successo. Per quanto possibile! La giovane era accompagnata dalla madre, temporaneamente infortunata alla gamba. Ad un certo punto, mentre la diciassettenne si accingeva a sottoporsi all’indagine del metal detector, esso iniziò a suonare. Niente armi, solo una semplice maglietta con le borchie. La ragazza cercò di spiegare alla donna addetta al controllo di sicurezza che no, non aveva armi con sé: il suono era causato dalle borchie. Per tutta risposta, la donna (una donna!) la schernì. Fu solo l’inizio.
“Ho detto agli addetti alla sicurezza che mia figlia era una paziente dell’ospedale, e che con lei dovevano agire delicatamente, dato il suo problema” ha riferito Shirley, la madre di Hannah Cohen, aggiungendo che i rumori tendono a spaventare e disorientare la ragazza. Gli addetti alla sicurezza, dal canto loro, chiamarono immediatamente le guardie armate. Hannah, spaventata, cercò di allontanare le guardie, che per tutta risposta diedero inizio all’orrore. La ragazza fu gettata al suolo, facendole sbattere la testa e causando numerose lesioni. In seguito, la ragazza fu portata via e tenuta sotto custodia per 24 ore.
La famiglia Cohen intende fare causa all’aeroporto e al suo personale per pesanti danni fisici e psicologici, chiedendo come risarcimento 100,000 dollari. La domanda è: basteranno 100,000 dollari per far dimenticare l’accaduto? Basteranno per restituire a Hannah, oggi diciottenne, la sua dignità violata? La risposta è una sola. No.
Il mondo sta andando in malora, e valori come “rispetto” e “umanità” sono ormai più unici che rari. Sono stati calpestati i diritti di una ragazza malata, che sarà perseguitata per sempre dagli strascichi di quanto le è accaduto. Che non accada più quello che ha dovuto subìre Hannah Cohen.