Domenica 11 luglio si sono tenute le elezioni primarie del partito democratico di Hong Kong.
Nonostante il caldo torrido e la legge sulla sicurezza nazionale introdotta a partire dal 1° luglio, il numero di cittadini che hanno votato alle elezioni primarie di Hong Kong ha di gran lunga superato la previsione originaria di 170.000 voti. Secondo il gruppo Power for Democracy, infatti, il numero di votanti era di oltre mezzo milione. Per l’esattezza 610.000 persone hanno votato lo scorso weekend, divise tra voto telematico e in presenza.
Cosa hanno rivelato le elezioni primarie del Partito Democratico di Hong Kong?
Le elezioni primarie di Hong Kong hanno rivelato vari fattori. Innanzitutto, è bene sapere che le primarie non sono delle votazioni ufficiali. Bensì, si tratta di un sistema di votazioni fatto per scremare il numero di concorrenti all’interno dell’ala democratica in vista delle elezioni ufficiali di settembre. Questo sistema di votazioni è regolarmente organizzato dagli attivisti democratici fin dal 2012.
More than half a million Hong Kong people voted in primaries held by pro-democracy parties to choose candidates for upcoming legislative elections, organisers said on Sunday.https://t.co/IEFuLot3RU
— SBS News (@SBSNews) July 13, 2020
Un fatto importante è l’influenza che le lunghe proteste pro-democrazia e l’avanzata di Pechino hanno avuto sui candidati democratici tradizionali. Infatti, lo scrutinio dei voti ha confermato che molti cittadini hanno espresso la propria preferenza in favore di giovani attivisti locali, più radicali e propensi alla resistenza piuttosto che al compromesso con Pechino.
Infine, gli organizzatori hanno interpretato la grande affluenza e i risultati delle primarie come un elemento positivo, che farebbe ben sperare in una possibile maggioranza in legislatura, raggiungendo l’ambito 35+ (oltre 35 seggi necessari per la maggioranza).
E Pechino?
Al momento della verità, la risposta cinese non si è fatta attendere.
L’ufficio di rappresentanza di Pechino ha dichiarato che queste elezioni primarie sono una “seria provocazione al sistema elettorale attuale, che potrebbe danneggiare gravemente la giustizia è l’imparzialità del sistema legislativo e gli interessi degli altri candidati”. L’ufficio, inoltre, ha affermato di aver ricevuto denuncia riguardo alla promessa di alcuni candidati di un piano di veto al bilancio annuale del governo se riusciranno ad assicurarsi la maggioranza nella legislatura.
‘Serious provocation’: Beijing blasts Hong Kong democrat primaries after initial results reveal https://t.co/Gx2nwYnPO6 @holongsze #HongKong pic.twitter.com/Gs6NkI5jFY
— Hong Kong Free Press HKFP (@HongKongFP) July 14, 2020
Pechino ha avvertito che tale mossa violerebbe la legge sulla sicurezza nazionale, e che si assicurerà che le elezioni si svolgano in maniera trasparente.
Noemi Rebecca Capelli