Avete in mente l’attuale inno bianconero? Sì, proprio quello che intonano tutti i tifosi della Juventus prima dell’ingresso in campo e che fa così:
“[…]Juve, storia di un grande amore
Bianco che abbraccia il nero
Coro che si alza davvero, solo per te […]”
Ebbene, la maglia rosa è la prima casacca ufficiale di gara della Juventus, tenuta dal 1899 al 1903. Lo storico club torinese, fondato dai ragazzi del Liceo classico d’Azeglio di Torino nel mese di Novembre 1897, aveva una divisa semplice: pantalone e calzettone nero con divisa bianca e cravattino nero. Nel 1899 la Juventus venne rifondata in “Foot-ball Club” e lì venne adottata dalla società la maglia rosa, calzettone nero e cravattino nero.
La maglia rosa scelta dal club per le poche disponibilità economiche
Il tessuto scelto dalla Juventus dopo aver formato la squadra e aver lanciato le prime sfide calcistiche fu un percalle sottile e roseo molto economico di 0,70 lire al metro. Anzi, per la precisione si trattava di una camicetta rosa, calzettoni neri ed un berretto nero indossato dal capitano. Nel 1903 la società decise di abbandonare le divise, sia per l’eccessivo utlizzo in campo sia per il colore definito poco mascolino. Qui entra in gioco un’importante figura: Gordon Thomas Savage, primo giocatore straniero della Juventus proveniente dal Notts County, decise di ordinare un lotto di maglie in Inghilterra dalla squadra del Nottingham Forrest. Una divisa rossa, con i bordini bianchi, semplice a tinta unita, simile al colore della casacca garibaldina.
Per un errore di fornitura la nuova maglia è bianconera
«Chi indossa la nostra divisa, le rimarrà fedele malgrado tutto e la terrà come prezioso ricordo.»
Eugenio Canfari
Dunque il primo presidente della Juventus, Eugenio Canfari, diede il compito a Gordon Thomas Savage di ordinare la casacca rossa dal club inglese del Nottingham Forrest. La maglia rosa sbiadita venne mandata in Inghilterra ma, a causa dell’utilizzo e del trasporto, la commissione venne sbagliata. Le divise vennero create bianche con righe nere, simili a quelle del Notts County, club in cui aveva giocato a fine ‘800 Gordon Thomas Savage. A Torino, quando venne aperto il pacco postale, la merce non piacque poiché le divise non erano del colore sperato. Però, data l’imminente partenza del campionato calcistico, lo storico club torinese indossò le divise e da allora a oggi il bianco e nero è il colore ufficiale della squadra. Una storia buffa, inaspettata e curiosa che ha reso la società famosa in tutto il mondo e ancora oggi la maglia bianconera è una delle più vendute al mondo.
Luca Patrucco