Curon Val Venosta è un piccolo comune dell’Alto Adige situato sulle sponde di uno dei laghi più grandi della zona, quello di Resia.
Nel paesino si incontrano tre stati diversi: Italia, Svizzera e Austria.
Nonostante sia solo un piccolo comune che ospita 2378 abitanti è molto noto. Sì, perché il nostro Paese è colmo di questi gioielli un po’ sconosciuti, ma che nascondono dei tesori meravigliosi.
Uno di questi è proprio Curon, noto perché tra le acque del lago di Resia spunta un campanile dallo stile medievale.
Ma cosa ci fa un campanile tra le acque di un lago?
A fornire un tale spettacolo non è stato nessun incantesimo, ma l’uomo stesso.
L’evento risale al 1950 quando le due località circostanti, Curon e Resia, furono allagate totalmente dalle acque di un bacino artificiale.
Il progetto, formulato ai tempi dell’impero austro-ungarico, si concretizzò solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Tanto che lo Stato italiano permise al consorzio “Montecatini” di completare l’operazione.
Così le due cittadine, prima della sommersione, furono rase al suolo, ad eccezione del campanile della Chiesa di Santa Caterina, un monumento dal grande valore storico.
La struttura risale al XIV secolo e per questo doveva essere tutelata. Ciò che resta della chiesa si trova negli abissi delle acque.
I cittadini, costretti a sgombrare l’area, persero tutti i loro averi, a nulla servirono i tentativi di bloccare il piano interpellando la Santa Sede proprio in nome di quel campanile.
Dunque al posto di Curon e Resia nacque un bacino artificiale, davanti alle maestose montagne della Vallelunga, atto alla produzione di energia elettrica.
Ovviamente il curioso paesaggio ha destato l’attenzione di molti turisti, attratti da quel campanile che sembra sorgere dalle acque.
Oggi il luogo appare tra lo spettrale e il fiabesco e tantissini sono i visitatori che ne rimangono affascinati alla prima vista.
Sia d’estate sia d’inverno il lago offre una vista surreale, forse però il periodo in cui si apprezza ancora di più la bellezza del luogo è l’inverno quando il lago ghiaccia e il campanile è raggiungibile a piedi.
Lo spettacolo è ancora più suggestivo perché il monumento si trova in mezzo al nulla, circondato da alte montagne innevate.
Intorno al meraviglioso campanile, come è facile immaginare, sono nate diverse leggende. Una delle più note fa riferimento alle campane.
Infatti sono molti i cittadini che giurano di aver sentito suonare nelle sere d’inverno le vecchie campane del monumento.
Ciò si lega al fatto che prima della sommersione totale della zona, le campane della chiesa furono le ultime ad essere rimosse.
Ora l’attrazione, data la sua notorietà e aria sinistra, è diventata il set di un telefilm di produzione nostrana che a breve uscirà su Netflix, intitolato Curon.
Dunque se siete amanti di luoghi misteriosi ed enigmatici, la Val Venosta fa proprio al caso vostro magari, se siete fortunati, sentite le campane suonare.
Laura D’Arpa