Baciarsi in pubblico è simbolo dell’amore passionale. Ma è sempre stato così? Ripercorriamo la storia e la concezione del bacio, dai versi di Catullo alle restrizioni imposte dal Covid-19.
A Torino, a inizio quarantena, una coppia di giovani amanti è stata denunciata dal vicino di casa alle 2:30 del mattino. Motivo? I fidanzati si baciavano in strada senza rispettare la distanza imposta dal Dpcm dell’8 Marzo e il loro dirimpettaio non ci ha pensato due volte a chiamare le forze dell’ordine, intervenute rapidamente a placare i gesti di effusione. A inizio pandemia, si trattava di “inosservanza di un provvedimento dell’autorità” – articolo 650 del codice penale -punibile con l’arresto fino a tre mesi. Successivamente il governo ha previsto per l’art. 650 cp solamente in ammende pecuniarie. Facciamo un parallelismo con il mondo degli Antichi Romani e ci riferiamo al poeta latino Catullo, che scrisse un piccolo componimento sul trionfo dell’amore con l’amata Lesbia:
Viviamo, mia Lesbia, e amiamo
e le chiacchiere dei vecchi troppo severi
consideriamole tutte soltanto moneta senza valore
I giorni possono tramontare e risorgere:
noi, una volta tramontata la nostra breve vita,
siamo costretti a dormire una notte eterna.
Dammi mille baci, e poi cento,
Poi altri mille, poi ancora cento,
poi mille di seguito, e poi cento.
Poi, quando ne avremmo raggiunto molte
migliaia, le rimescoleremo, per non sapere
quanti sono, o perché nessun maligno possa
gettarci il malocchio, sapendo quanti sono i baci.
G. V. Catullo, Carme V
Le manifestazioni pubbliche di affetto nell’Antica Roma
Come per il poeta latino Catullo, anche i due giovani torinesi hanno deciso di baciarsi considerando le “chiacchiere dei vecchi” di alcun valore. Riguardo alle effusioni in luogo pubblico vi sono regole differenti, a seconda delle società di riferimento. Nella società romana, lo “Ius osculi” e cioè il diritto al bacio non era per nulla affettuoso e non era collegato a gesti d’affetto romantici. Questo gesto veniva effettuato dai mariti delle matrone, le signore dell’alta società, per capire se avevano bevuto vino e di conseguenza adulterio, poiché per i latini le donne che bevevano, perdevano il controllo e potevano tradire il marito. Invece i “basia” catulliani, i baci degli innamorati, sono diversi dallo “ius osculi”. Gli innamorati, come Lesbia e Catullo, si baciano ovunque, continuamente per manifestare il loro effetto “fregandosene” di ciò che li circonda.
Le manifestazioni pubbliche di affetto oggi
Oggi non è reato baciarsi in pubblico. Uomini, donne, transgender e berdache (uomini che scelgono di vestirsi da donne) possono baciarsi e manifestare il proprio amore in piena libertà, ovunque . Durante un emergenza sanitaria epidemiologica, come quella senza precedenti del Covid-19, baciarsi pubblicamente era sanzionabile con l’arresto fino a tre mesi di reclusione. Passanti e vicini di casa potevano segnalare alle pubbliche autorità una coppia che si baciava pubblicamente: ma è corretto tutto ciò? Avremmo potuto segnalare coppie che vivono stabilmente insieme, che quotidianamente si baciano per scambiarsi gesti di affetto.
Luca Patrucco