Il nuovo spot Lavazza abbandona l’ironia delle precedenti campagne e punta sull’emozione. “Good Morning Humanity” ha suscitato non solo sentimenti ma anche svariate reazioni.
Per sessanta secondi le parole di Charlie Chaplin scorrono sulle note di Ezio Bosso. Frasi tratte dal Discorso all’Umanità pronunciato dal comico nel film “Il Grande Dittatore”, ormai 80 anni fa.
Sullo sfondo compaiono immagini – molte di Steve McCurry– che raccontano di amore, libertà e fratellanza. Lo scopo è quello di fotografare il mondo attuale, di inneggiare all’uguaglianza, al rispetto reciproco e alla pacifica convivenza:
http://https://youtu.be/P9cxIxMatnE
L’intento è quello di dare il buongiorno ad un mondo nuovo e ad un’umanità ritrovata, messa a dura prova dal periodo non ancora concluso.
Un messaggio di ripartenza positiva, all’insegna della tolleranza, della solidarietà e della giustizia sociale.
“Ideali che guidano da sempre la nostra azienda”
Afferma su Twitter l’Amministratore Delegato Lavazza Group Antonio Baravalle, scatenando forti reazioni.
Infatti, i social pullulano di utenti conservatori e insoddisfatti, che tacciano la campagna di ipocrisia e di eccessivo buonismo. Definiscono lo spot troppo “gay-friendly” e si dicono indignati da tanto progressismo. Una vera e propria pubblicità depravata, affermano alcuni.
Lo sdegno è talmente profondo da far convertire anche i clienti più affezionati al brand. Gli ormai ex-amanti del caffè Lavazza invitano i propri simili a boicottarne l’acquisto.
Gli animi si scaldano particolarmente su Twitter, dove l’hashtag #Lavazza schizza in tendenza, trovandosi in poco tempo in vetta alle classifiche.
C’è chi si lamenta dell’accostamento tra frasi e immagini, chi non perde l’occasione per rievocare il passato dell’attore britannico, chi recrimina la scelta del tema per vendere del semplice caffè.
Parole pronunciate nel lontano 1940, quelle di Chaplin, che ancora oggi, incredibilmente, riescono a destare scalpore.
Fortunatamente però, non manca un’ampia fetta di pubblico che ha mostrato il proprio supporto al brand. Le condivisioni del nuovo spot Lavazza sono numerose sui differenti canali social, accompagnate da frasi di stima e di orgoglio.
La bufera nata intorno al nuovo spot Lavazza ricorda vagamente quella accaduta intorno allo spot dal titolo “The Best Man Can Be”, targato Gillette, di cui abbiamo parlato qui.
Anche in quel caso, non tutto il pubblico ha apprezzato il netto cambio di rotta e non sono mancate le polemiche social.
Non resta che aspettare che le dinamiche del mercato facciano il loro corso per capire se questa policy si rivelerà vincente.
Ciò che è certo è che rimane un certo amaro in bocca – ed è proprio il caso di dirlo. Il nuovo spot Lavazza promuove un messaggio di speranza, all’insegna della cultura e del rispetto reciproco, al di fuori di ogni questione politicamente connotata. È deludente constatare come, ancora una volta, non tutti siano capaci di cogliere l’aspetto propositivo della vicenda e come si debba sempre scadere nell’odio e nella violenza gratuiti.
Giorgia Battaglia