Se il destino è scritto o ognuno è artefice del proprio, attraverso scelte consapevoli e non, è una domanda antica per l’essere umano. Le religioni più diffuse al mondo hanno affidato la questione ad un’entità superiore, un Dio, che avrebbe un piano per ognuno di noi. Nel mondo del cinema, molti film hanno basato la trama proprio su questa affascinante, quanto irrisolvibile domanda.
L’esercito delle 12 scimmie
In questo film di Terry Gilliam, uscito nel 1995, il protagonista James Cole, interpretato da Bruce Willis, appare come un eroe che cerca di cambiare il proprio destino e quello dell’umanità, senza riuscirci. Dall’anno 2035, viaggia nel tempo per trovare l’origine del virus che ha contagiato e ucciso la quasi totalità del genere umano e impedire che si diffonda. Sarà proprio nel tentativo di fermare il vero responsabile che Cole verrà ucciso, davanti al se stesso bambino. Per tutta la vita ha avuto l’incubo ricorrente di veder morire una persona davanti a lui, non sapendo che aveva assistito alla sua stessa fine. Scoprirà, quindi, a sue spese che il passato non può essere cambiato.
Il film sembra richiamare il concetto dell’eterno ritorno del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche: il tempo è ciclico e la vita si ripete sempre uguale.
Predestination
Questo sci-fi thriller è uscito al cinema, in Italia, nel 2015. Il film è diretto dai registi Michael e Peter Spierig ed è intrepretato da Ethan Hawke. Un’agenzia temporale usa i viaggi nel tempo per fermare assassini e criminali prima che questi possano fare del male. Il protagonista è un agente al suo ultimo incarico, nel tentativo di catturare un folle dinamitardo che continua a sfuggirgli. Scoprirà che quella persona è lui e si troverà davanti all’ardua scelta di uccidere se stesso per fare la cosa giusta.
Il tempo trova sempre il modo di raggiungerci.
Questo film lascia lo spettatore pieno di domande e di riflessioni. La sua essenza gira intorno alla leggendaria questione “È nato prima l’uovo o la gallina?” ed è intriso di paradossi che solo i viaggi temporali possono creare. Sembra che, non solo il destino è scritto, ma spesso è proprio nel tentativo di cambiarlo che viene ineluttabilmente compiuto.
Donnie Darko
Questo film cult è del 2001, diretto da Richard Kelly, al suo esordio e interpretato da un giovane Jake Gyllenhaal.
Donnie è un adolescente introverso, con una diagnosi di schizofrenia, episodi di sonnambulismo e allucinazioni. Nelle sue realistiche visioni, Donnie parla con un uomo di nome Frank, che indossa un inquietante costume da coniglio. Frank fa in modo che Donnie sfugga alla propria morte, attirandolo fuori casa mentre il motore di un aereo precipita proprio nella camera del ragazzo. Donnie conoscerà tutte le conseguenze portate dal destino non compiuto e, potendo tornare indietro, sceglierà di sacrificarsi.
Il senso della trama ha fatto tanto parlare di sé negli anni. Tra chi l’ha considerato un capolavoro e chi l’ha criticato. La spiegazione del film e del finale è stata più chiara dopo che il regista ha deciso di far uscire una Director’s Cut. Sono incluse, in questa versione, alcune pagine del libro “La filosofia dei viaggi nel tempo”, inventato ma presente nel film originale.
The butterfly effect
Questo film dimostra come, pur potendo cambiare il passato, anche il minimo dettaglio sconvolge, per effetto a catena, la vita del protagonista e quella degli altri. Le conseguenze sono inaspettate e negative. La riflessione che ne deriva è che, per quanto non conoscere il proprio futuro possa spaventare, è necessario accettare l’impotenza sul controllo degli eventi.
Se mi lasci ti cancello
Nel suo più poetico titolo originale Eternal Sunshine of the Spotless Mind, è un film che devia dal tema dei viaggi temporali. Una storia d’amore finita male e la possibilità di cancellare i ricordi dolorosi ad essa legati. Sarebbe un’ottima soluzione se i due protagonisti, Joel e Clementine, interpretati da un formidabile Jim Carrey e da Kate Winslet, non fossero destinati ad incontrarsi e innamorarsi di nuovo. La loro relazione potrà, probabilmente, ripetersi e distruggersi per gli stessi motivi. Si può, quindi, dedurre che le persone che incontriamo e le esperienze che viviamo ci portano ad essere quello che siamo. La possibilità di cancellare eventi dalla propria mente, ci farebbe perdere noi stessi. Oppure si può pensare che anche l’amore è scritto nel destino.
Non solo cinema…
Dark è una serie tv tedesca del 2017, eccezionale nell’intreccio della trama, per la fotografia e la colonna sonora. È basata completamente sui viaggi nel tempo, i paradossi e la predestinazione. Per quanto i protagonisti ci provino, nessuno può cambiare il proprio passato. Il destino è scritto.
Tra fatalismo e libero arbitrio, nel nostro modo di vedere il destino non c’è solo un ruolo passivo o attivo per l’uomo. Esiste anche la probabilità che sia tutto frutto di coincidenze collegate ma casuali?
Martina Bonanni