Ci sono sempre stati molti dibattiti sull’importanza della scuola tradizionale rispetto alla didattica online proposta da insegnanti virtuali.
E se gli insegnanti fossero dei robot? La robotica educativa sta già studiando possibili ipotesi future.
In questo periodo storico di emergenza mondiale gli studenti sono costretti a studiare a casa. Le università hanno gli strumenti per svolgere le lezioni, gli esami e addirittura gli appelli di laurea in modalità videoconferenza. E per i più piccoli?
Le scuole di primo e secondo grado, dopo un iniziale momento di incertezza dovuto alla mancanza della strumentazione necessaria, sono riuscite a fronteggiare l’organizzazione della didattica online a distanza tramite collegamenti quotidiani con professori reali su piattaforme web.
Insegnanti virtuali, oggi più che mai
La didattica online non è una novità, se pensiamo ai corsi di Magic English nelle videocassette degli anni ’90 per l’insegnamento dell’inglese, o alle audio cassette con le lezioni di chitarra da ascoltare direttamente dal nostro stereo.
Oggi è possibile per chiunque accedere alla rete e trovare ogni tipo di informazione. Sono infatti molteplici i canali di didattica online per bambini e adulti.
I genitori sono spesso orientati ad intrattenere i propri piccoli con video che insegnano i numeri, i colori e gli animali. Ci sono applicazioni che permettono di esplorare il corpo umano o imparare a conoscere le stelle direttamente da un dispositivo elettronico collegato alla rete.
Negli Stati Uniti esistono scuole primarie e secondarie prive di una sede materiale che forniscono didattica online. Gli allievi sono supervisionati da insegnanti virtuali. In Italia questo è già possibile per gli studi universitari presso le facoltà online che tutor personalizzati in base alle necessità degli studenti.
Robotica educativa, che cos’è?
La robotica educativa è una branca dell’ingegneria che si dedica allo studio dei robot impiegati nel lavoro umano.
Infatti negli Stati Uniti ed in Sud Corea ci sono esperimenti in cui l’insegnamento è affidato a robot dalla fisionomia umana guidati da insegnati reali. Anche in Italia esistono iniziative didattiche simili come il Progetto e-Robot (Robotica on-line), finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca) nell’ambito della promozione della divulgazione scientifica.
Un insegnante-robot è in possesso di una incontestabile preparazione e potrebbe facilmente relazionarsi nella modalità della didattica online. Inoltre garantirebbe un trattamento equo nei confronti di tutti gli studenti e un totale controllo da parte degli enti incaricati alla gestione dell’istruzione.
Ma l’insegnante, oltre ad essere un modello al di fuori del contesto familiare, non dovrebbe essere una figura di riferimento che trasmette valori umani?
La socialità del bambino
In un contesto dove la didattica online sostituisce l’insegnamento tradizionale, non bisogna tralasciare lo sviluppo sociale del bambino. Sin dalla prima infanzia è fondamentale instaurare relazioni con i propri coetanei e con agli adulti di riferimento. La socialità permette di imparare a relazionarsi con gli altri, comprenderli e acquisire maggior sicurezza di sé stessi.
Cristina Meli
La tecnologia moderna è un supporto fondamentale nella didattica, ma l’essere umano non può essere sostituito da un robot.
Bellissimo articolo, brava!!!
Ciao Marina, grazie per aver letto l’articolo e condiviso con noi il tuo pensiero!Speriamo di leggerti ancora. -CM-
Spero non riescano MAI!!!