Il cinema drive-in nacque in America negli anni 30. L’usanza di guardare film all’aperto, dal sedile della propria auto, ebbe un immediato successo.
Il biglietto costava meno rispetto a quelli delle sale e attirava un pubblico abbastanza ampio. Di pari passo con il drive-in si diffuse la produzione di popcorn e Coca-cola, tipico cibo da accompagnamento alla visione di un film.
Negli anni 50 i cinema all’aperto diventarono quattromila trasformandosi in un vero e proprio simbolo americano di quest’epoca. Nonostante questo, la diffusione del drive-in restò appannaggio degli Stati Uniti e non visse a lungo. Con l’avanzare della tecnologia audio e video, sempre più persone preferivano frequentare cinema di qualità, seduti in comode poltrone. Ma questa abitudine non è del tutto scomparsa.
Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 in USA è stato rilevato un boom di frequentazioni dei cinema all’aperto. Pare che soprattutto le famiglie americane abbiano visto nel drive-in una forma di intrattenimento sicura per poter prendere una “boccata d’aria” nonostante le restrizioni.
Negli Stati Uniti ci sono circa 350 cinema drive-in. In particolar modo in California, Kansas, Oklahoma e Missouri si è registrato un evidente aumento delle visite in concomitanza con l’inizio dell’emergenza. Nel cinema Paramount Drive-In in California sono persino raddoppiati gli ingressi!
Dunque nonostante i rinvii nelle distribuzioni o la scelta di trasmettere molti nuovi film online, il fascino del cinema permane.
Chissà che anche in Italia non spopoli questa forma di intrattenimento. Di fatto in diverse località del nostro Paese ci sono già dei cinema all’aperto utilizzati. Potrebbe esserci un interessante ritorno al passato. Certo per questo bisognerà aspettare la fine dell’emergenza Covid dato che, attualmente, in Italia si vieta qualsiasi spostamento non strettamente necessario anche all’interno dello stesso comune.
Per quanto il drive-in permetta di andare al cinema senza creare assembramenti, comunque non prevede un completo distanziamento sociale.
Ma, tralasciando l’aspetto pratico legato ai problemi di sicurezza, è innegabile che questo ritorno agli anni ’50 abbia qualcosa di romantico.
Non sarebbe male se la tradizione del cinema drive-in si protraesse anche dopo l’emergenza. Dopotutto il cinema non si ferma. Che sia dal sedile di un’auto, dalla poltrona di una sala o dal divano di casa, la settima arte continua ad appassionare.
Maria Luisa Ancona