Scrivere eleva il nostro spirito e ci palesa come esseri esistenti, che hanno una voce, troppe volte condannata ad un silenzio sempre più ingombrante nel caos che ci circonda.
Scrivere un diario, avere un blog, mettere nero su bianco pensieri, appuntare riflessioni, sbollire la rabbia. Questi sono soltanto alcuni dei modi in cui scriviamo e dei motivi che ci spingono a farlo. Quando si scrive si concentra tutta la propria attenzione su un tema, un argomento o una questione per noi ritenuta importante in quel momento. Mettiamo a fuoco i pensieri, li ripuliamo da quelli meno rilevanti, ci impegniamo a tradurre in modo ordinato e con segni convenzionalmente stabiliti ciò che in realtà nasce come qualcosa di assolutamente confuso, istintivo, aggrovigliato, infinito.
Scrivere è un atto liberatorio, ci consente di tirare fuori dalla nostra testa ciò che vorremmo dire a qualcuno. Scrivere è un atto coraggioso. Verba volant, scripta manent. Scrivere ci fa assumere delle responsabilità, ci permette di essere consapevoli di noi stessi, facendo emergere spesso pensieri lasciati per troppo tempo sepolti.
Scrivere eleva il nostro spirito e ci palesa come esseri esistenti, che hanno una voce, troppe volte condannata ad un silenzio sempre più ingombrante nel caos che ci circonda. La scrittura permette il confronto, implica la riflessione, o perlomeno dovrebbe farlo essendo un atto compito in modo consapevole e volontario. Impariamo a organizzare i pensieri, a ricordare le cose, pianificare gli impegni, fino a generare un’enorme tela fatta di simboli e segni senza la quale non potremmo vivere.
La scrittura è arte del pensiero e raggiunge paradisi altissimi quando si fa espressione dell’anima. Scrivere è lasciare una traccia tangibile della nostra presenza, del nostro passaggio, della nostra vita e delle nostre azioni in un presente che mai più tornerà. L’arte dello scrivere racchiude in sé ciò che di più profondo è in noi. Ci estranea dalla realtà e ci sospende, in una dimensione e in tempo altro, diverso, sconosciuto, nel quale ci abbandoniamo. La scrittura è rappresentazione, identificazione e traccia tangibile di ciò che siamo.
Dunque scriviamo, perché ognuno di noi ha un motivo per farlo.
Annachiara Cagnazzo