Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, insieme al ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, presenta YouPol, una App per le donne vittime di violenza domestica che geolocalizza la posizione esatta della vittima e trasmette i dati alla questura più vicina.
Qualche giorno fa qualcuno si chiedeva ironicamente che fine avesse fatto la Lamorgese. Commenti ironici, acidi. Perché, a quanto pare, se non posti o non vai in tv non esisti.
Bene. Allora oggi ce lo dice la Lamorgese stessa dov’era finita.
A lavorare. Ma non solo per il coordinamento di tutta la parte di sicurezza e controlli (siamo ormai a centinaia di migliaia di controlli al giorno). Ma anche a qualcos’altro di “speciale”.
E quel qualcos’altro è un’idea per le donne vittime di violenza domestica. Che oggi che siamo in emergenza e si è costretti a stare a casa, rischiano ancora di più. Allora lei e la ministra Bonetti hanno lavorato ad una soluzione: una app che geolocalizza la vittima e trasmette immediatamente i dati alla questura più vicina. Così da essere pronti ad intervenire subito. Perché spesso le vittime non possono telefonare con il carnefice in casa. E quindi dalla app (YouPol) potranno, da oggi, chiedere aiuto.
“Noi ci siamo. Ci siamo sempre vicini a voi. Quindi abbiate fiducia nelle istituzioni”, ha detto la Lamorgese concludendo il messaggio di annuncio.
Si, ministra. Abbiamo fiducia.
Perché sappiamo bene che lavora.
Sappiamo bene che la serietà si vede. Non si annuncia.
E quindi quella fiducia nelle Istituzioni ce l’abbiamo anche grazie a persone come lei. Grazie a servitrici dello Stato come lei.
Leonardo Cecchi