Da Nord a Sud un grido risuona in tutta Italia: iononvoglioilrimborso!
Coronavirus, assembramenti vietati, quarantena. La ricetta perfetta per mettere in ginocchio buona parte dell’economia. Il settore culturale ovviamente è tra i più colpiti, soprattutto nel caso dei teatri. È proprio a sostegno di questi ultimi che si sta diffondendo, in questi giorni, l’hashtag iononvoglioilrimborso.
Un mare di dichiarazioni sta arrivando a sovrintendenti e responsabili di teatri lirici distribuiti in tutta la Penisola. Arrivano attraverso i social, ma anche in formato video. Tutte sono associate all’hashtag #iononvoglioilrimborso. Si tratta di fruitori, abituali e non, che cercano di contribuire alla rinascita dei teatri, così duramente colpiti. Costoro rinunciano al rimborso di abbonamenti e biglietti acquistati in precedenza, pur non potendo, naturalmente, godere degli spettacoli.
Lo ha raccontato Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo e presidente dell’associazione che raccoglie le 13 fondazioni liriche italiane, ad Ansa.
La folta chioma bianca della signora Maria ha colpito Giambrone in modo particolare. La signora, nel video girato seduta al pianoforte, dichiara sorridente:
«Da sempre sono stata abbonata al teatro Massimo. In questo momento di emergenza per tutti e in particolare per il teatro, io dichiaro che voglio rinunciare al rimborso per i biglietti già acquistati».
Il Sovrintendente parla di un segnale bellissimo, specificando che il teatro palermitano in questi giorni è subissato di messaggi. Giambrone gioisce anche del fatto che, tra i tanti, tantissimi sostenitori di iononvoglioilrimborso, molti sono giovani al di sotto dei trentacinque anni. Questo a sfatare il mito che vuole gli italiani, ed in particolare i giovani, totalmente disinteressati alla cultura. «È il minimo che possiamo fare» dice un signore, «solidarietà a tutti gli artisti e alle persone che lavorano nel teatro» dice un altro.
Una mano tesa alla cultura da parte di un popolo che, pur se fortemente provato, non vi rinuncia.
La dimostrazione che, questo Paese, è pieno di uomini e donne abituati a nutrire la propria anima. La prova che gli Italiani sono pronti a dare il loro contributo in difesa di ciò che amano.
Di certo, un’iniziativa come #iononvoglioilrimborso meritava un riconoscimento. Per questo motivo, Giambrone ha deciso di iscrivere tutti i partecipanti nell’Albo dei Mecenati del Teatro Massimo.
«Pubblicheremo i loro nomi sui programmi in sala e nel foyer – ha detto il Sovrintendente – per noi è bellissimo, è il segnale che abbiamo lavorato bene in questi anni, che la città sente il teatro come una cosa sua. Ringraziamo tutti. E ci stiamo già dando da fare per riprendere subito le attività, appena sarà possibile».
Intanto, già dall’inizio di questa tanto sofferta quarantena, è stata decisa la programmazione continua, 24 h su 24, della web tv del Teatro Massimo, al motto di La musica non si ferma. La cultura al fianco degli Italiani quindi, e gli Italiani al fianco della cultura.
Mariarosaria Clemente